Crudelia, la recensione di CronacaTorino
Craig Gillespie, nel suo “Cruella” (italianizzato in “Crudelia”), ha portato sullo schermo la storia di come Crudelia, cattiva de “La Carica dei 101”, è diventata il personaggio che tutti noi conosciamo.
Il film si configura come un ideale prequel del film del 1996 con Glenn Close. Qui, infatti, lo spettatore assiste all’arco narrativo di Crudelia dalla perdita della madre alla vita londinese da orfana e ladra in compagnia di Jasper e Horace. Nella Londra degli anni ’70 Estella/Cruella coltiva il suo sogno di sfondare nel mondo della moda fino all’opportunità di lavorare per la Baronessa, la stilista di punta londinese dell’epoca.
L’esperienza al fianco della spietata Baronessa von Hellman trasforma Estella da ragazza gentile e buona a Cruella, donna senza scrupoli pronta a schiacciare chiunque interferisca nella sua scalata al potere non risparmiando nemmeno i suoi amici Jasper, Horace e la vecchia amica di infanzia Anita. La sconvolgente rivelazione sull’identità della madre biologica, affidata al sempre perfetto Mark Strong che nel film interpreta John un fedele dipendente della Baronessa, cementifica la sua indole vendicativa e arrivista sancendo la definitiva trasformazione di Estella in Cruella.
Nella pellicola di Gillespie emerge come Cruella ami i cani e ne possegga addirittura uno, “Buddy”, ma allo stesso tempo risulta molto chiaro l’odio viscerale per i dalmata dovuto al trauma subito da bambina che segnerà il futuro del personaggio.
Emma Stone riesce a interpretare perfettamente il dualismo tra bene e male presente nel personaggio di Estella/Cruella. L’indole cattiva del personaggio emerge, ma non è ancora una caratteristica predominante: lei rimane ancora l’eroina della sua storia.
La contrapposizione dei personaggi di Emma Stone (Estella/Cruella) e di Emma Thompson (Baronessa) affascina e colpisce lo spettatore dando quel qualcosa in più alla pellicola. Un significativo salto di qualità per la Disney stessa che fa scoprire l’indole villain di Emma Thompson.
Non da tralasciare nemmeno la magistrale interpretazione di John McCrea che nel film interpreta Artie, proprietario di un negozio di vestiti e stilista che aiuta Cruella nella realizzazione dei vestiti usati per affondare la Baronessa. Gli appassionati di musica non saranno delusi da una colonna sonora praticamente perfetta ed inoltre dall’interpretazione di Artie di “I Wanna Be Your Dog” dei The Stooges.
I titoli di coda impreziosiscono ulteriormente il film e invitano ad adottare, qualora uno si senta pronto, un animale da un canile. La scena dopo i closing credits apre al sequel già annunciato dalla Disney.
(Alessandro Gazzera – Antonella Mastria)