Indagine SLA e campi da calcio, 123 gli agricoltori colpiti; le cause forse nei pesticidi usati per curare l’erba
La Procura di Torino, che da un decennio si occupa di Sla, dichiara che potrebbe esserci un legame tra i 123 braccianti agricoli piemontesi che negli ultimi anni si sono ammalati di sclerosi laterale amiotrofica e l’alta incidenza della malattia riscontrata tra i calciatori. L’ipotesi è che i responsabili della malattia siano i pesticidi chimici utilizzati per proteggere le coltivazioni e per curare l’erba di alcuni campi da calcio.
Il caso dei 123 agricoltori malati di Sla era esploso nell’estate del 2012, in seguito ad un’analisi delle schede di dimissioni ospedaliere che il magistrato torinese, ora Procuratore della Repubblica aggiunto a Torino, Raffaele Guariniello, aveva fatto raccogliere dalle Asl piemontesi in tutta la regione. Dalle schede era emerso che tutti gli agricoltori malati avevano un’età inferiore ai 30 anni ed erano malati da poco tempo.
Il professor Chiò direttore del centro ragionale per la Sla dell’ospedale Molinette, ha affermato tuttavia che “non è detto che ad essere più a rischio di altre categorie siano quanti svolgono o abbiano svolto questo lavoro. Ciò che conta è l’essere stati a contatto, e a lungo, con l’ambiente agricolo”.
In seguito all’emergere di questi dati, il pm Guariniello sta portando avanti una vera e propria indagine epidemiologica per capire quale sia la correlazione tra l’insorgere della Sla e il lavoro in agricoltura. Il magistrato, che dal 1999 studia l’incidenza della Sla nel settore sportivo, ha infatti ipotizzato che a causare la malattia possano essere i pesticidi chimici e altre sostanze tossiche utilizzate per la coltivazione e la cura dei campi da calcio.
La Sla è da sempre legata al mondo dello sport; è infatti conosciuta anche come ‘morbo di Lou Gehrig’, dal nome del giocatore morto di questa malattia negli anni ’40. Attualmente in Italia i malati di Sla sono circa 5.000. La malattia è degenerativa e provoca una progressiva incapacità di muovere i muscoli volontariamente. Il dramma legato all’insorgere della Sla è che contrariamente al corpo su cui pian piano il malato perde il controllo, la mente rimane sempre vigile.
Se da un lato non esistono cause conclamate per l’insorgere della malattia, dall’altro è comprovata una correlazione con l’esposizione ad alcune sostanze effettivamente contenute in alcuni pesticidi chimici.
Le indagini della procura di Torino, iniziate alla fine degli anni ’90, hanno riguardato sino ad oggi solamente il mondo del calcio e più in generale il settore dello sport. I dati dell’ultimo studio, condotto nel 2009 su circa 7.325 calciatori italiani di serie A e B attivi tra il 1970 e il 2002, ha accertato un aumento di 16 volte della mortalità da Sla rispetto alla popolazione generale.
L’emergere del problema anche nel settore agricolo ha allarmato le equipe della Procura che si occupano del caso. Se l’ipotesi del pm Guariniello sui pesticidi si rivelasse fondata, potrebbe rivelarsi a rischio l’intera popolazione. Questo perché le aree verdi – come parchi, giardini, campi coltivati – nel nostro paese trattate con sostanze tossiche sarebbero prevalenti.
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Vera Prada
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