Nel contesto di attività info-investigative, gli agenti del Commissariato “Dora Vanchiglia” hanno individuato due cittadini italiani, ritenuti responsabili distintamente del reato di produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente.
Secondo quanto spiegato, sabato mattina i poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare. Qui avrebbero trovato circa 25 grammi di hashish e marijuana custoditi all’interno di due barattoli in vetro, un coltello con tracce di stupefacente e un bilancino di precisione.
Il controllo, esteso al box di pertinenza di uno dei fermati, avrebbe permesso agli operatori di scoprire che il proprietario nascondeva nel seminterrato un armadio in tela coibentata con all’interno un piccolo ventilatore, una lampada alogena con portalampada in metallo riflettente, un estrattore con filtro di spurgo e una ventola di immissione aria, il tutto era collegato ad un trasformatore con temporizzazione e un termostato per il controllo della temperatura e dell’umidità.
Con molta probabilità la piccola serra artigianale sarebbe anche stata usata per produrre la marijuana, ma, il forte odore diffuso avrebbe fatto desistere dal proseguire la produzione.
All’interno della rimessa è stata trovata anche un’altra lampada a led con 4 riflettori, una bicicletta del bike sharing priva di blocco di sicurezza e un altro barottolo in vetro con 100 grammi di marijuana.
Il presunto responsabile è stato denunciato in stato di libertà per produzione, traffico e detenzione di sostanza stupefacente nonché per il reato di ricettazione.
Nei giorni precedenti invece, gli agenti dell’ufficio Investigativo hanno sequestrato altri 150 grammi di eroina in pietra, materiale per il confezionamento dello stupefacente, un bilancino di precisione, due coltelli con tracce di droga, 3 telefoni cellulari e oltre 800 euro in denaro contante.
I poliziotti, coadiuvati dall’Unità Cinofila, hanno scoperto che l’uomo avrebbe nascosto nel bagno di casa gran parte dello stupefacente, in una cassaforte posta dietro alcune piastrelle ad attacco magnetico. La restante parte sarebbe stata rinvenuta nei pressi dell’ingresso all’interno di una scatola di cartone e sulle mensole della cucina. L’uomo è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.