Tre domeniche al Museo Leone di Vercelli
VERCELLI – Si potrebbe iniziare con una frase ad effetto come: “A grande richiesta, dopo “ Cuore” di De Amicis e i racconti di Natale di Buzzati…”, ma forse sarebbe un po’ esagerare.
Certo è che di richieste ne abbiamo avute, e da diverse parti, e questo vuol dire che c’è un pubblico che, invece di soccombere alla pigrizia dei pomeriggi domenicali, decide di uscire di casa, di accomodarsi nella Sala delle Cinquecentine del Museo Leone e di ascoltare della buona letteratura. Ma cosa proporre questa volta? E poi per una mini-rassegna di tre eventi? Allora ci siamo affidati ai nostri gusti e alle ricorrenze: il 28 gennaio 1972 moriva a Milano Dino Buzzati.
Cinquant’anni: una vita trascorsa a Milano pur essendo nato nel bellunese. Ed eccoci a caccia di una pista: Milano tra il primo e il secondo dopoguerra è stato terreno d’azione di tanta cultura italiana, di letterati straordinari, spesso anche giornalisti curiosi, nati ad inizio secolo (più o meno tutti a ridosso del primo decennio del ‘900). E allora, come cani segugi, ecco che abbiamo fiutato la pista. Se Buzzati è un po’ l’interprete del surrealismo di quegli anni, Giorgio Scerbanenco è l’inventore del “noir” in Italia, e Aldo Buzzi uno straordinario “investigatore del gusto” nella provincia milanese.
E il piatto è servito… Ecco, quindi, il nostro programma di letture preparato da Roberto Sbaratto, e condito dal contorno musicale curato da Cinzia Ordine.
Domenica 6 marzo: Dino Buzzati
Continuare con i suoi scritti, dopo l’appuntamento dello scorso Natale, è pressoché doveroso, visto il cinquantenario della morte. Conosceremo altre pagine dello scrittore-giornalista: qualche racconto particolarmente significativo, prose brevi, riflessioni personali, note, appunti e divagazioni; insomma, “scintille di genio”, come vengono definiti questi suoi scritti brevi nella quarta di copertina di una delle raccolte.
Domenica 20 marzo: Giorgio Scerbanenco
Secondo appuntamento tutto dedicato al giornalista e scrittore che ha inventato e portato al successo il genere “noir” in Italia, punto di riferimento dei giallisti italiani che sono venuti dopo di lui. Attraverso i suoi romanzi, ma anche nei racconti brevi, possiamo trovare un affresco della società italiana, e soprattutto milanese, degli anni del dopoguerra. Una società che si stava economicamente riscattando, ma che contemporaneamente scopriva la sua grettezza e il suo cinismo. Di Scerbanenco leggeremo alcuni brevi racconti che scorrono all’ascolto come piccoli film, tratti dal volume: “I Centodelitti”.
Domenica 27 marzo: Aldo Buzzi
Il finale sarà leggero, come un dessert gustoso e raffinatissimo. L’autore è forse poco conosciuto. ma prezioso: Aldo Buzzi è stato architetto, aiuto regista, gastronomo e, ovviamente, scrittore. Difficilissimo definire in pieno il suo stile; bisogna leggerlo, o, come nel nostro caso, ascoltare la sua prosa. Saremo testimoni delle piccole cose, dei particolari nei quali volontariamente si perdeva e apprezzeremo “grandi” viaggi a Crescenzago e Gorgonzola; non entreremo nei grandi ristoranti, ma nelle piccole trattorie con le tovaglie magari un po’ macchiate e scopriremo quante suggestioni possono arrivare dall’odore delle case o da un vecchio e amato paio di scarpe.
Gli appuntamenti sono al Museo Leone, ogni domenica alle ore 17, con prenotazione e Green pass obbligatori.
Per info e prenotazioni: Tel. 0161 253204 (fino a Venerdì ore 12.30), 379 2834818 (da Venerdì pomeriggio)
e-mail: info@museoleone.it