Cultura e Società

Domenica 6 ottobre il penultimo Mercato dell’Antiquariato

Un altro appuntamento con il mercato delll’antiquariato e del collezionismo di Cherasco, che si svolgerà presto per le vie del centro storico, domenica 6 ottobre 2024.

L’antiquariato torna a vivacizzare le vie cheraschesi ortogonali e parallele con centinaia di bancarelle ed espositori sparpagliati in un cornice caratterizzata da palazzi barocchi, chiese seicentesche e torri medievali, a delimitare i bellissimi vicoli di questa cittadina insieme ai due archi monumentali che chiudono la via principale, via Vittorio Emanuele II.

Ancora una volta si respirerà atmosfera d’antan: sulle bancarelle si troveranno mobili, suppellettili, libri e stampe, strumenti da lavoro, stoffe, abiti, dischi, vintage e retrò. Al mercato dell’antiquariato cheraschese si trova un po’ di tutto: è come un viaggio nella memoria con le stoviglie e gli oggetti simili a quelli che abbiamo visto a casa della nonna, ma ci sono anche pezzi preziosi e insoliti.

Il centro storico sarà chiuso al traffico veicolare per la durata della manifestazione, si potrà passeggiare senza la preoccupazione delle auto, con l’unico rumore del vociare delle persone.

La giornata del Mercato dell’Antiquariato potrà essere occasione anche per visitare la città, con i suoi monumenti e palazzi storici.

Si potrà andare a vedere la mostra a Palazzo Salmatoris “Napoleon – La campagne du monde… a Cherasco” opere di Jean Gaudaire Thor, un centinaio di opere, tra tele, disegni su carta e sculture, dedicate al Generale Bonaparte che in occasione dell’armistizio del 1796 sostò proprio a Palazzo Salmatoris (orari: il sabato e la domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 e da mercoledì a venerdì dalle ore 14.30 alle 18.30, catalogo in mostra).

Tra i tanti luoghi di interesse artistico, sarà possibile visitare la maestosa chiesa barocca di Sant’Agostino, sede dei Battuti Bianchi, e la chiesa di Sant’Iffredo, sede dei Battuti Neri ed oggi sede distaccata del Museo Diocesano di Alba, aperte dalle 15.30 alle 18.00.

A Cherasco inoltre c’è il Museo della Magia, con sale tematiche allestite scenograficamente e un teatro adibito a spettacoli di illusionismo, la giornata può essere anche l’occasione per offrire a bambini e adulti un viaggio immaginario in un contesto.

Durante la giornata di domenica ci sarà inoltre la possibilità di visitare gratuitamente la Sinagoga, sita nell’antico quartiere ebraico, un esempio ancora integro di sinagoga di ghetto piemontese; edificata nel Settecento, si trova all’ultimo piano di un edificio in via Marconi 6, nell’area dell’antico ghetto.  Seguirà i seguenti orari di apertura: 10.30 – 13.30 / 14.30 – 18.30 (ultimo ingresso ore 17,30).

Cherasco inoltre offre una vasta gamma di eccellenze enogastronomiche: dalle chiocciole cucinate nei modi più svariati nei ristoranti cittadini alla salsiccia di Cherasco al Barolo ai dolci Baci, perfetto connubio tra nocciola di Langa e cacao, oppure si può degustare la Robiola di Cherasco, eccezionale formaggio che ha ottenuto la prima De.Co, riconoscimento comunale che garantisce la genuinità e la filiera del prodotto. La Città delle Paci, con la sua storia, l’arte, la cultura, è anche uno degli 11 Comuni del Barolo.

Commenta il vicesindaco Umberto Ferrondi: «Questo di ottobre è il penultimo dei grandi mercati dell’antiquariato e del collezionismo, che sono sei in tutto l’anno dalla primavera a dicembre.  Per la nostra Città sono una delle attrattive più significative e caratterizzanti. Viene riproposto l’appuntamento con gli oggetti del passato, occasione per i collezionisti di trovare il pezzo raro, unico, ma anche per tanti curiosi, famiglie, per chi vuole trascorrere una giornata all’aperto nel nostro accogliente centro storico. La domenica del mercato il visitatore, oltre a scoprire le tante bancarelle, può anche visitare Cherasco, le sue bellezze artistiche, la mostra di Palazzo Salmatoris, il museo della Magia e la Sinagoga. E senza dubbio passare la giornata a Cherasco può essere l’occasione per degustare le eccellenze enogastronomiche».

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