Miles Gloriosus al Teatro Magnetto di Almese
Il quinto appuntamento di sabato 6 aprile alle ore 21:00 è con “Miles Gloriosus… Ovvero: Morire d’uranio impoverito”, spettacolo che narra una tragedia in maniera fortemente cinica, ironica e comica.
Lo spettacolo è prodotto dalla compagnia Teatro della Cooperativa, con testo, drammaturgia e regia di Antonello Taurino, musiche di scena di Orazio Attanasio, costumi di Michela Battista e attori in scena Antonello Taurino e Orazio Attanasio. Ha vinto il premio per la migliore regia al festival nazionale “calandra” 2011, il testo è arrivato finalista al 1° premio nazionale di divulgazione scientifica 2013 ed è stato programmato al Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2014-2015.
Franca Rame nella prefazione del testo ha scritto: “Un testo ottimo e ben scritto, e che sorprende per l’intima coerenza interna. La prova matura d’un drammaturgo: Taurino ha reso comprensibile e ironico ciò che fa comodo che resti complicato. Uno spettacolo importante, da vedere!”
Sinossi di Miles Gloriosus
Una storia di misteri, di morti e di colpe, di malati, tribunali e assurdità. Ma proprio per questo, chi meglio di due cialtroni può raccontarla?
L’ironia più feroce e il dramma della cronaca vera sono elementi intrecciati in un questo spettacolo che, di storie, ne racconta due. Nato da una dettagliata inchiesta durata due anni, lo spettacolo narra con toni comicissimi una tragedia. Perché appunto vi s’intrecciano la storia dei soldati vittime dell’uranio impoverito di ritorno dalle “missioni di pace” negli anni ’90, lontani dal clamore retorico del patriottismo nostrano, e quella farsesca ed esilarante di due teatranti sciamannati, Mimmo e Pasquale, che, tanto cinici quanto cialtroni, cercano idee per il loro nuovo spettacolo: “Deve essere di teatro impegnato, civile! Perché il genere tira…”.
Sì, ma quale storia scegliere? Ecco allora che al motto di “le tragedie italiane a Teatro se l’è già fregate tutte Marco Paolini, se c’è libera questa qui dell’uranio bisogna approfittarne!”, i due diventeranno inconsapevoli narratori di una delle pagine più tristi e oscure nel recente passato del nostro Paese.