Jane Campion al Museo Nazionale del Cinema
Sin dai primi fortunati esordi festivalieri che l’hanno accreditata come una cineasta dal talento eccezionale, Jane Campion si è distinta come regista iconoclasta e sottile ritrattista dell’animo umano e delle donne, affermandosi anche come una delle voci più rilevanti del cinema contemporaneo. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio alla regista, produttrice e sceneggiatrice neozelandese, che è stata la prima donna a ricevere l’ambita Palma d’Oro al Festival di Cannes e la seconda di nove donne ad essere nominata come miglior regista agli Academy Awards (attestandosi anche come l’unica regista donna con nomination multiple in questa categoria, vincendo alla seconda candidatura).
Caratterizzate in prevalenza da personaggi femminili che lottano per essere ascoltati, riconosciuti e compresi, le peculiari opere di Jane Campion non possono facilmente essere classificate: spaziando tra il cinema d’essai e il cinema commerciale, la sua filmografia comprende drammi a basso budget realizzati in Australia e Nuova Zelanda, film storici di prestigio internazionale, un thriller erotico contemporaneo girato negli Stati Uniti e una serie televisiva.
La due volte vincitrice del Premio Oscar per Lezioni di piano (1993) e Il potere del cane (2021) – per i quali ha vinto rispettivamente l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale e per la migliore regia – terrà una Masterclass martedì 1° ottobre 2024 alle 18:30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e, alle 20:30 al Cinema Massimo, introdurrà la proiezione di Ritratto di Signora (1996), l’adattamento del romanzo di Henry James con un cast all-star composto, tra gli altri, da Nicole Kidman, John Malkovich e Barbara Hershey (candidata all’Oscar per la miglior attrice non protagonista).
In dialogo con il direttore del Museo Domenico De Gaetano, Jane Campion ripercorrerà le tappe più importanti della sua carriera: dai primi lavori al grande successo di critica che l’ha consacrata come una regista da tenere d’occhio, converserà su come Lezioni di Piano abbia sancito la sua popolarità presso un pubblico mainstream e su come l’interesse per i personaggi femminili in società dominate dagli uomini abbia prodotto una serie memorabile di protagoniste, i cui pensieri e azioni spesso si scagliano contro lo status quo. Scavando negli strati esterni dei personaggi ed esplorando ciò che si nasconde al di sotto, la stragrande maggioranza delle sue eroine si rivelano, infatti, essere individui complessi, avvincenti e imperfetti i cui sforzi per scoprire ed esprimere la propria individualità le mettono in contrasto con il mondo che li circonda.
Le dichiarazioni su Jane Campion
“Nel corso della sua carriera quarantennale, Jane Campion si è ritagliata un posto unico nella storia e nel pantheon tradizionalmente maschile del cinema moderno” – afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – Con questo nuovo appuntamento il Museo Nazionale del Cinema ribadisce il suo ruolo di hub culturale internazionale, confermando di essere un’istituzione capace di fare grandi mostre e di ospitare personaggi e celebrità del mondo del cinema e della cultura. Jane Campion, con il suo cinema forte e sottile al tempo stesso, amato sia dai cinefili che dal grande pubblico, ben rappresenta la proposta culturale del museo, sempre di alta qualità e accessibile a tutti”.
“Jane Campion è indiscutibilmente una cineasta di singolare genialità che, come nessun altro, riesce a servirsi delle arti della rappresentazione cinematografica per rivelare intuizioni uniche e profonde sulla soggettività femminile nonché una sensibilità distintiva in film diretti da una donna, sulle donne e per le donne” – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema – “L’aspetto superficiale di un thriller tradizionale, di una storia d’amore, di un dramma domestico, di una biografia o di un adattamento di un classico della letteratura fa un lungo giro attorno alla psiche dei suoi personaggi principali e osa deviare in un territorio inaspettato e altamente stimolante che non sempre incontra un fascino universale”.
Prima dell’evento – a cura di Marco Fallanca – Jane Campion sarà premiata per la dedizione senza compromessi alla sua visione artistica, ricevendo il Premio Stella della Mole. L’esplorazione della coscienza femminile, la rappresentazione di protagonisti solitari e le ambientazioni suggestive e malinconiche che caratterizzano il suo cinema suscitano da sempre particolari apprezzamenti, così come le sue tecniche di narrazione: dalle composizioni visive originali e sorprendenti ai momenti di ambiguità narrativa, si passa poi per un montaggio non lineare e uno stile allusivo, che spesso sottintende ciò che in una scena non si è detto o mostrato.
“Sono davvero emozionata di visitare per la prima volta un’istituzione prestigiosa come il Museo Nazionale del Cinema – dichiara Jane Campion – e non vedo l’ora di condividere del tempo con la vasta platea di cinefili della città di Torino in occasione di questa Masterclass all’interno di un monumento unico come la Mole Antonelliana”.
La Masterclass di Jane Campion sarà preceduta il 30 settembre alle 20:30 al Cinema Massimo da “Shorts by Jane Campion”, un’iniziativa realizzata in collaborazione con il Festival Internazionale RAI – Prix Italia (Torino, 1 – 4 ottobre 2024) e che prevede la proiezione dei cortometraggi diretti dalla regista neozelandese dal 1982 al 2008.