Intervista a Maxine Petrucci: “Orgogliosa di essere italiana”
Una storia di rock molto italiana ce la regala Maxine Petrucci. La rocker italo-americana racconta con orgoglio le sue origini italiane e i nuovi progetti musicali con la sorella Roxy. Un viaggio tra questo 2020, il nuovo album dei Madam X e l’amore profondo per il rock e l’Italia.
Ecco cosa ci ha raccontato:
Ciao Maxine come stai?
Sto bene e sono ancora rock, grazie.
Questo virus ha cambiato completamente la nostra vita. Come stai attraversando questo periodo?
Questa pandemia ha messo a dura prova il mondo della musica principalmente perché è difficile suonare dal vivo, incontrare le persone ecc. ecc.
Quindi sto usando questo tempo libero per scrivere e registrare nuova musica. Sicuramente, anche, c’è più tempo per la famiglia.
Che succede adesso, sul pianeta di Maxine Petrucci?
Stiamo registrando un nuovo album della band Madam X. È un ritorno al suono degli anni ’80, grande. Sarà un qualcosa di coraggioso, divertente, con grandi inni, con grandi hook e tanto hard rock e metal al suo meglio con un suono “nuovo” per accompagnarlo.
Stiamo lavorando con Chris Laney della leggendaria band “Pretty Maids”. Sto anche lavorando con mia sorella Roxy Petrucci, su nuovo materiale per il nostro progetto parallelo chiamato “VIP Aftershow”.
Abbiamo pubblicato un paio di canzoni “Kilmister” e “Full Metal Jacket” con Mark Slaughter come VIP Aftershow. Stiamo anche lavorando con alcuni talentuosi cantanti qui nella zona di Metro Detroit e con Rachel May e Aaron Caruso per un duetto intitolato “Melody and Tragedy.”
Aaron canta l’opera e sta prestando la sua potente voce al rock and roll. Sarà sicuramente qualcosa di unico.
Qual è stata la tua introduzione alla musica?
Mio padre, Antonio Petrucci, ha fatto suonare degli strumenti a tutti i suoi cinque figli. Abbiamo suonato nella banda della scuola. Io suonavo il flauto e Roxy il clarinetto. Poi, all’età di 12 anni, mio padre mi comprò una chitarra classica e mi fece prendere lezioni e Roxy prese lezioni di batteria.
Mio fratello Remo, che suonava il clarinetto sinfonico e il sassofono amava il rock. Ci ha fatto conoscere i Black Sabbath, Hendrix, gli Humble Pie e la rock band tutta femminile Fanny.
Il che ci ha fatto decidere lì per lì che alla fine avremmo formato una rock band. A proposito, mio padre ha riportato da uno dei suoi viaggi dall’Italia un album della “PFM”, un album degli “Area” e altri dischi di gruppi rock italiani. Li abbiamo amati tutti.
Cosa ti ha convinto a iniziare a suonare?
Mio padre amava la musica. Suonava un po’ il sassofono. Purtroppo è vissuto ai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Lui non ha avuto la libertà e l’opportunità, come abbiamo fatto noi, di considerare la musica come una carriera. Doveva lavorare e prendersi cura della sua famiglia, ma ci ha davvero spinto nella musica. Siamo stati molto fortunati a fare qualcosa di appagante come la musica.
Come crei una canzone?
Canticchio costantemente e registro ciò che mi prende. Un altro modo arriva suonando la chitarra e dalle idee per i testi che Roxy mi dà. Sono vie molto diverse tra loro ovviamente.
Da dove viene la tua ispirazione?
Può provenire da qualsiasi situazione… Cose che accadono nella nostra vita, film, televisione, notizie, bei tempi e anche da tempi brutti. Chi lo sa davvero, cosa succede ora dopo tutti questi anni che abbiamo attraversato.
L’ultimo album di Madam X è stato davvero fantastico. Siamo pronti per vedere qualcosa di nuovo?
Il nuovo album darà sicuramente calci nel sedere e divertirà con l’energia positiva di cui tutti hanno bisogno durante questo periodo di pandemia. Ne siamo entusiasti e ci saranno gli stessi “originali: Bret Kaiser alla voce, Chris “Godzilla” Doliber al basso, Roxy Petrucci alla batteria e io alla chitarra.
Progetto per il prossimo futuro?
Far uscire tutta la nuova musica di cui ti ho parlato in tutto il mondo il prima possibile. Si spera che riescano a tenere sotto controllo la pandemia e che si possa ripartire. Almeno in modo positivo, questa volta ispirerà tutti a diventare creativi e rilasciare del bene su questa Terra, piuttosto che a deprimersi e non fare nulla. Facciamo solo del nostro meglio.
Com’è lavorare con tua sorella?
Un sogno che si avvera ed è qualcosa di molto bello. Quando era con le Vixen era impossibile, stavamo andando entrambe per la nostra strada. Tutti i cambiamenti nel corso degli anni però ci hanno riunite e abbiamo creato una tempesta di grande musica insieme. Ci siamo rese conto che quel tempo passato ha portato alle motivazioni e alla creatività di oggi. Il tempo e l’esperienza sono ciò da cui partire.
C’è un artista con cui vorresti lavorare?
Glenn Hughes! È fantastico. Sa cantare e suonare il basso al massimo livello ed è così talentuoso.
Siamo italiani. Hai ricordi speciali del nostro Paese?
I miei genitori Antonio e Angelina Petrucci sono di Cassino, Italia. Eravamo molto giovani quando siamo andati a vivere lì per un po’ mentre mio padre stava lavorando qui negli Stati Uniti per portarci con lui. Ricordo la nostra villa e come dovevamo uscire per prendere le scale che conducevano fino alle camere da letto. Avevamo anche il bagno fuori dalla casa.
Abbiamo passato così tanto tempo all’aperto. Avevamo polli e un pozzo. Facevamo molte feste di famiglia e il cibo era molto casalingo. Avevamo un forno in mattoni all’aperto per fare il pane, ecc.
Ricordo tutto perché era così diverso dalla vita qui negli Stati Uniti allora. Lo amavo. Mio zio Oreste Petrucci e la sua famiglia vivono a Milano. Scrive musica e suona la tromba in un gruppo musicale italiano chiamato “Grigioni Band”. A Milano vive anche l’altro mio zio, Giovanni Petrucci, con la sua famiglia.
Ultima domanda, un messaggio per i tuoi fan italiani
Sono così orgogliosa di essere italiana, noi amiamo quella che è la nostra eredità. Gli italiani hanno dimostrato di avere successo al massimo livello. Guarda tutta la grandezza che è arrivata dall’Italia sin dall’epoca romana. Lo stiamo mantenendo in vita anche qui in America.
Roxy ed io abbiamo raggiunto il successo nel mondo della musica in tutto il mondo grazie ai miei genitori e alle difficoltà che hanno dovuto superare durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi, se quella generazione ha fatto bene dopo quell’orribile guerra, possiamo superare questa pandemia e andare avanti e fare del bene per noi stessi. Ascoltate la nostra musica e siate felice.
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Grazie Alessandro per l’intervista. You rock! (Alessandro Gazzera)