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James Christian presenta il nuovo disco degli House of Lords

james-christian-nuovo-disco-house-of-lordsGli House of Lords, storica band metal americana, sono più in forma che mai e il nuovo disco “Saints and Sinners” lo dimostra. A parlarne a CronacaTorino è il cantante James Christian che ha spiegato tutti i segreti dietro questo album.
Allo stesso tempo l’artista americano non ha nascosto il profondo legame verso l’Italia e una insospettabile passione per la musica di Gianni Morandi. Ecco cosa ci ha raccontato:

Ciao James, come stai? Ci racconti la tua estate?
L’estate in Florida è stata estremamente calda e mi ha tenuto in casa la maggior parte del tempo. Fortunatamente però avevo mia moglie e il mio studio.

“Saints and Sinners” è un album molto potente. C’è una canzone a cui sei particolarmente legato?
Ne ho molte in questo album, ma come cantante ti dico: “Avalanche”. Credo sia una canzone con un fraseggio specifico e se non la capisci bene perde il suo flusso emotivo.
In realtà amo l’intero album da cima a fondo. Fammi questa domanda tra 10 anni e sono sicuro che ti darei la stessa risposta.

La pandemia vi ha ispirato in modo diverso?
Sì, forse è così, io e Robin ci siamo presi il tempo per fare molti progetti diversi. Ho anche avuto molto tempo per ripensare al tipo di disco che volevo fare questa volta.
Ho fatto molta musica in passato e poiché sono sempre aperto al cambiamento, ho pensato che questo fosse un momento decisivo per apportare qualcosa di diverso. C’è qualcosa di più della tradizionale atmosfera HOL nella musica.
Mark Mangold ha contribuito a quel cambiamento. Abbiamo passato molte ore al telefono a discutere della direzione del disco prima di iniziare a tracciare le tracce. Anche Jimi Bell è stato coinvolto nella nuova collaborazione. Tra noi abbiamo trovato un tema comune di cui eravamo felici.

Puoi spiegarci come funziona il tuo processo creativo?
Mi piace avere un grande testo. Questo perché ho bisogno di sapere di cosa canterei. I testi giocano un ruolo importante nel tempo in cui inizi a scrivere. Inoltre non faccio mai uno scratch vocale. Voglio sempre che tutto venga registrato mentre stiamo costruendo la canzone. L’ho imparato da “Andy Johns” nel primo disco HOL. Mi ha detto che la parte migliore di te e delle tue esibizioni arriveranno quando non sarai sotto pressione.

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Foto: Gino DeiCicchi

Adoro la canzone “Mistress of the Dark”. Come è nata quella canzone? Da dove viene l’ispirazione?
Mistress of the Dark è una delle mie canzoni preferite. Mark Mangold mi ha portato questa idea, ma era in una forma molto approssimativa.
Per farla durare più di sei minuti dovevo essere in grado di sentire come potevamo renderla un canzone interessante.
La mistress è una signora della notte. Lei è seducente e una figura misteriosa. Nella mia mente lei è una “Vibrant Belladonna”… La mia parte preferita della canzone è “I only wanted the look in your eyes, to last forever”. Le canzoni meritano la sua lunghezza e qui abbiamo: Robin Beck, Kristian Fyhr, Mark Mangold e me sullo sfondo. È una traccia gloriosa!

Tornando a te. Qual è stata la tua introduzione alla musica? Cosa ti ha convinto a iniziare a cantare?
Ero affascinato dalla musica dei Beatles. Ha cambiato per sempre la passione della mia vita da giocatore professionista di baseball a musicista/cantante/cantautore.

Ci racconti le tue prime influenze?
I Beatles e i Led Zeppelin.

Qual è il prossimo capitolo per te? C’è un sogno che vorresti realizzare?
Il mio sogno si sta avverando nella carriera di mia figlia. È finalmente a Broadway nello spettacolo “Wicked”. Nella mia nostra professione, finché sono in grado di scrivere e registrare musica allora la vita è bella. Finché la famiglia è al sicuro… La vità è meravigliosa.

C’è un artista con cui ti piacerebbe lavorare?
Ho lavorato con alcuni dei migliori nella mia carriera. La mia lista dei desideri è stata soddisfatta.

Siamo italiani. Hai ricordi speciali legati al nostro Paese?
Quando mio fratello si è sposato in Italia avevo 15 anni. Mia madre mi ha portato nel vostro Paese per il matrimonio. Sono stato lì per 1 mese con nient’altro che 1 disco da riprodurre. L’artista era “Gianni Morandi”. Ho imparato e cantavo le canzoni in italiano. Lo amavo.

Ultima domanda: un messaggio per i tuoi fans italiani
É passato molto tempo dall’ultima volta che sono stato da voi. Spero di poter girare l’Italia con questo nuovo disco. Amo l’Italia per tanti motivi e ho così tanti parenti che mi piacerebbe rivedere. In più i fans italiani non mi hanno mai deluso.
(Alessandro Gazzera)
Foto: Gino DeiCicchi

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