Le Valigie della Storia: in anteprima nazionale al Cinema Massimo
Nell’ambito degli eventi che ricordano le vittime della Shoah, il Museo Nazionale del Cinema di Torino accoglie un’iniziativa a cura dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, in collaborazione con Comunità ebraica di Torino e del Gruppo studi ebraici di Torino.
Domenica 28 gennaio alle ore 18:00, presso la Sala 3 del Cinema Massimo, verrà proiettato “Le Valigie della Storia”, il docufilm inedito realizzato nel 2023 da Marina Piperno e Luigi Monardo Faccini che racconta il commovente viaggio nella memoria storica di Marina, cominciato grazie al ritrovamento fortuito di alcune bobine Pathé Baby girate dal 1931 al 1946 nell’immenso archivio personale del padre della regista. Salvaguardare le pellicole è la sfida e il pretesto per restituire la biografia di una carriera che affonda le radici nella lotta all’antisemitismo.
Lo sguardo di Marina ripercorre il Novecento, secolo che l’ha vista protagonista, testimone narratrice e attrice, dall’infanzia nella comunità ebraica romana, fino alle persecuzioni razziali del 1938 e alla clandestinità durante la guerra, per approdare poi alla vocazione di cineasta e produttrice coraggiosa riconosciuta e premiata dalla critica nazionale ed internazionale fin dagli esordi, raccontando Sessantadue anni di impegno che hanno indagato con passione la realtà.
“Questo film nasce da due leve che da sempre ci hanno guidato lungo le strade della nostra ricerca storica e antropologica – afferma Marina Piperno – prima, la convinzione che sia fondamentale raccogliere la memoria dell’accaduto ma soprattutto versandola nella storia che l’aveva causata; seconda, la ricerca della documentazione fotografica che consente di afferrare gli avvenimenti del passato, studiandola accanitamente fino ai dettagli infinitesimi muniti di lenti di ingrandimento”.
La proiezione sarà preceduta dalla presentazione del libro della regista “Eppure qualcosa ho visto sotto il sole”. Marina Piperno e Luigi Monardo Faccini dialogheranno con Giovanni De Luna e Silvio Alovisio.