La povertà energetica in Piemonte
Presentazione della ricerca il 13 marzo 2024 alle ore 15:00, Rinascimento Sociali in via Maria Vittoria, 38 - Torino
La povertà energetica è tornata al centro della scena nel corso degli ultimi anni, anche e soprattutto a seguito del rialzo dei prezzi di gas ed energia elettrica verificatosi a partire dal 2022.
Integrando una pluralità di banche dati messe a disposizione da ARERA, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ENEA, ISTAT e Arpa Piemonte, il team di ricerca della Fondazione per l’Ambiente “Teobaldo Fenoglio” ONLUS – che il 26 aprile 2024 compie 20 anni di ricerca e di attività – ha indagato come e se la povertà energetica si è diffusa negli anni recenti nel territorio piemontese.
È emerso che fra il 2021 e il 2022 i consumi di energia elettrica sono calati in ognuna delle otto province della regione, anche di oltre il 5%, a fronte di un sostanziale raddoppio della spesa sostenuta per l’acquisto di beni e servizi energetici, a conferma che l’incremento dei prezzi ha determinato una maggiore difficoltà di soddisfacimento della domanda da parte delle famiglie.
Dal punto di vista ambientale, è interessante notare che nel corso del 2022 i consumi di energia elettrica sono diminuiti in ciascuna delle province in tutti i mesi dell’anno, eccetto che nel caso di luglio, quando si sono registrate le temperature più elevate in quella che è stata “la seconda estate più calda dopo il 2003” (Arpa Piemonte, 2022): un dato questo che fa suonare un campanello d’allarme da non sottovalutare in previsione dei cambiamenti strutturali del clima dovuti al processo di riscaldamento globale, che avrà un impatto significativo sugli aumenti dei consumi, e dunque della spesa, di energia in risposta alle esigenze di raffrescamento delle utenze.
Da rilevare, inoltre, l’effetto che le disparità di reddito hanno sui consumi di energia, generando quelle che possono essere definite come vere e proprie “disuguaglianze energetiche”: a parità di altri fattori, infatti, è risultato che fra la provincia più ricca (Novara) e quella più povera (Verbano-Cusio-Ossola) del Piemonte ci sia una differenza di quasi il
20% nella quantità di energia consumata, segno che la capacità di spesa costituisce un ingrediente fondamentale per l’accesso a servizi fondamentali come quelli energetici e, nel caso dei territori socialmente più vulnerabili, può pregiudicare la possibilità di godere di adeguate condizioni ambientali in ambito domestico.
Dalla ricerca la Fondazione per l’Ambiente intende trarre una serie di spunti di ricerca future, volte a comprendere se i bonus per la spesa energetica siano mezzi efficaci per alleviare quella che si può definire “tendenza all’impoverimento energetico” e ad analizzare differenti tipi di politiche che, agendo contemporaneamente su clima, crescita economica, reddito ed efficienza energetica, possano contribuire alla sostenibilità dei territori e delle comunità che li abitano e animano.