Giochi, Piemonte: legge sul Gap “frettolosa” e troppo restrittiva. L’appello di Anci alla regione
“Era giusto regolamentare il gioco per tutelare i cittadini, ma la Regione ha affrettato le proprie decisioni non prendendosi il tempo necessario per analizzare la questione, così come ha fatto la Liguria, anche per aspettare le leggi nazionali“.
È quanto ha dichiarato il presidente vicario di Anci Piemonte, Mauro Barisone, riferendosi agli effetti della legge piemontese per il contrasto al Gap, il quale, su mandato dei Comuni, si prepara ad inviare una nota alla Regione al fine di stimolare una riflessione sugli effetti della legge.
“Entro questa settimana invieremo una nota alla Regione Piemonte con l’intenzione di far presenti le difficoltà che ha portato ai territori e agli operatori l’attuazione della legge sul Gap; poi, una volta ricevuta una risposta, convocheremo un incontro allargato con i sindaci dei Comuni medi e grandi e i rappresentanti delle province“, ha dichiarato Barisone accogliendo la richiesta del sindaco di Asti, Maurizio Rasero, che, in un tavolo con i comuni del capoluogo ha criticato la normativa regionale sul gioco, ritenuta “troppo restrittiva”.
Rasero ha sottolineato che la normativa non ha prodotto i risultati auspicati e che la regione ha commesso un errore madornale adottando una normativa “più restrittiva di quella nazionale, partita oltretutto, 4 mesi prima degli altri”.
“Chi giocava continua a giocare, cambiando solo il modo. Si è impennato ad esempio l’online e forti incrementi ci sono stati anche sulle lotterie ad estrazione istantanea. A trarne benefici sono soprattutto le grandi sale“.
A ciò si aggiunge il danno arrecato ai piccoli esercizi, che vivono in uno stato di incertezza. “Per i comuni esiste l’impossibilità di rispondere alle numerose domande di bar e tabaccherie di certificare loro le distanze con misurazioni che non possiamo andare a fare“, ha spiegato il primo cittadino.
Durante il tavolo, ha chiosato Barisone, “sono state esaminate le varie disposizioni regionali che in qualche modo hanno creato difficoltà. Scriveremo una relazione con l’analisi di queste problematiche, con l’intenzione di farle presenti agli assessori competenti, e stileremo un elenco delle richieste da fare nell’immediato per venire incontro alle esigenze manifestate dagli operatori del gioco, viste le conseguenze sui posti di lavoro del settore, ed ascoltare le perplessità avanzate da alcuni Comuni e dalla Provincia di Alessandria, ad esempio“.