Cultura e Società

A Sala Scicluna “In difesa del fratello Caino”

Torino – Virtuosismo per attrice sola, “In difesa del fratello Caino”, è uno spettacolo leggero e ironico che utilizza come pretesto per una riflessione sulla vita e sulla giustizia l’episodio biblico dell’uccisione di Abele da parte di suo fratello Caino.

È il giorno del giudizio. Nella Valle di Josafat si apre il processo per il primo crimine commesso nella storia dell’umanità: l’assassinio di Abele per mano del fratello Caino.

Appare Adamo, prologo dell’atto d’accusa, che narra la tragica vicenda per poi lasciare la parola all’avvocato della difesa. Dopo una breve arringa iniziale, l’avvocato accompagna i signori della corte, il pubblico, in un percorso dialettico atto a raggiungere l’assoluzione del suo cliente.

In questa dimostrazione d’innocenza si susseguono al banco dei testimoni i personaggi che hanno preso parte alla vicenda di Caino e Abele. L’avvocato tenta con destrezza di aggirare i saldi articoli del codice penale per conseguire l’assoluzione di Caino. Il gioco sembra fatto, ma nell’arringa finale, con un colpo di scena, l’avvocato si trasforma nella sua nemesi, Satana, condannando al suo destino il suo cliente.

Il progetto dell’Associazione Avvenimenti, di e con Alice Corni, va in scena a Sala Scicluna sabato 12 ottobre alle 20,45. Contributo all’ingresso: 10 € adulti, 7 € ragazzi dai 12 anni in su; prenotazione obbligatoria al numero 347 4002314.

Sala Scicluna si trova in via R. Martorelli 78.

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