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Decreto Lavoro Governo Letta: aumento Iva a ottobre, incentivi per il Mezzogiorno, assunzioni disoccupati under 29 e over 50. Analisi e dettagli

“The italian government today approuved a 1.500 ml€ national plan against youth unemployment before the tomorrow (oggi, ndr) Eu Council meeting”. E’ un Enrico Letta entusiasta quello che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 26 giugno 2013, ‘cinguetta’ ad Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo. L’esecutivo italiano ha da poco approvato e presentato il decreto lavoro ed il rinvio dell’aumento dell’Iva al 1° ottobre 2013. Vediamo, nel dettaglio, tutte le misure introdotte.

 

UN’ESTATE PIU’ TRANQUILLA – Giugno e luglio, almeno sulla carta, sarebbero potuti essere due mesi disastrosi per gran parte delle famiglie italiane. La scadenza della prima rata dell’Imu e l’aumento dell’Iva avrebbero messo in difficoltà la maggior parte del Paese.

– A metà maggio 2013 Enrico Letta ha annunciato il congelamento della prima rata dell’Imu 2013, inizialmente prevista per giugno, rinviando la decisione definitiva sull’Imposta Municipale Unica al 16 settembre.

– “Come primo intervento – ha sottolineato Letta – il decreto sospende la rata dell’Imu che le famiglie italiane dovrebbero pagare a giugno e che non devono più pagare a giugno e si dà tempo al 31 di agosto, tempo entro il quale il governo e la maggioranza che lo sostiene dovrebbe realizzare la riforma dell’Imu”.

– E’ di ieri, invece, la notizia del rinvio dell’aumento dell’Iva, che invece sarebbe dovuto scattare il 1° luglio. “Il Consiglio dei ministri ha deciso il rinvio di tre mesi dell’aumento di un punto percentuale (dal 21 al 22%) dell’Iva, che sarebbe scattato dal primo luglio, quindi al primo ottobre”.

 

VENIAMO AL LAVORO – Non solo rinvio dell’Iva. Nella giornata di ieri l’esecutivo Pd, Pdl e Scelta Civica ha annunciato il decreto Lavoro. Per lo stesso sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro finalizzati al rilancio dell’occupazione tramite l’incentivo dell’occupazione.

–  “Vogliamo aiutare il lavoro vero, di qualità – commenta Enrico Letta. È un intervento significativo, coperto in parte con fondi nazionali e in parte con fondi europei. Servirà ad assumere in 18 mesi 200 mila giovani con un’intensità maggiore nel centro Sud. Ma è un provvedimento che riguarda tutto il Paese. Vogliamo dare un colpo duro alla piaga della disoccupazione giovanile”.

– Quali sono i punti salienti di questo decreto? Tre quelli essenziali. Bonus giovani (Sud) e tirocini; garanzie per i giovani ed istituti tecnici e professionali; modifiche alla legge Fornero. Vediamoli punto per punto.

 

BONUS PER I GIOVANI (SUD) E TIROCINI – Molto chiaro l’articolo 1 del decreto, il quale prevede “incentivi per nuove assunzioni a tempo intedeterminato di lavoratori giovani”.

– Si tratta, in sostanza, di un bonus rivolto a chi deciderà di assumere under 29 disoccupati, purchè maggiorenni o, in alternativa, disoccupati con più di 50 anni.

– Quali sono i requisiti per rientrare in questa categoria? Tre, dove è necessario possederne almeno uno:

1) Il neoassunto deve essere privo di impiego retribuito da non meno di sei mesi;

2) Il neoassunto non deve avere conseguito alcun titolo di scuola superiore;

3) Il neoassunto deve vivere solo con una o più persone a carico.

– Ma a quanto ammonta il bonus? Questo è pari ad un terzo della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per un periodo di 18 mesi. Inoltre non può superare i 650 euro mensili.

– Le risorse sono suddivise tra Mezzogiorno e “resto d’Italia” in modo non equivalente. Al Sud finanziamento per 100 milioni di euro nel 2013, 150 nel 2014, 150 nel 2015 e 100 nel 2016. Al Centro ed al Nord somme decisamente minori: 48 milioni di euro per il 2013, 98 per il 2014, 98 per il 2015 e 50 per il 2016.

– Per favorire l’alternanza studio/lavoro, l’esecutivo ha previsto di stanziare un fondo di 15 milioni di euro rivolto ai tirocini curriculari. E’ previsto un incentivo tra le università statali che attivano tirocini della durata minima di 3 mesi con enti pubblici o privati. Per ogni tirocinante sono previsti al massimo 200 euro.

 

GARANZIA PER I GIOVANI ED ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI – Nel quarto articolo del Decreto Lavoro si fa riferimento ad una struttura finalizzata all’attuazione della Youth Guarantee, ossia alla “Garanzia per i giovani” oltre che alla ricollocazione dei lavoratori destinatari degli “ammortizzatori sociali in deroga”.

– Qui sono definire le linee guida per arrivare ai criteri ed alla ripartizione delle risorse promosse. Il tutto sarà coordinato dal Segretario Generale del Ministero del Lavoro o da un Dirigente Generale.

– La dotazione del fondo è di 40mila euro per il 2013 e di 100mila euro per 2014 e 2015.

– Nel quinto articolo viene previsto un incremento di 5 milioni di euro per il 2014 al Fondo per l’istruzione e la formazione tecnica superiore. Gli istituti professionali, inoltre, possono utilizzare fino al 25% delle lezioni annuali per definire dei percorsi di formazione professionale e di istruzione ripartiti tra primo biennio e primo anno del secondo biennio.

 

MODIFICHE ALLA LEGGE FORNERO – Nel sesto articolo, invece, è prevista una revisione della legge 92, ribattezzata da tutti come legge Fornero. In particolare viene specificato che sui contratti a tempo determinato si considera come indeterminato il contratto stipulato entro una data di 10 giorni per un contratto di 6 mesi e di 20 giorni per un contratto superiore ai 6 mesi.

– Tradotto: gli intervalli di tempo per i rinnovi di un contratto a tempo determinato ed il successivo tornano a 10 e 20 giorni, dopo che la legge Fornero li aveva estesi, rispettivamente, a 60 e 90 giorni.

– Infine viene fissato un tetto massimo al lavoro intermittente: non più di 400 giornate lavorative in tre anni solari. Dopodiché scatta la trasformazione in un rapporto di lavoro a tempo pieno.

 

UNA PRECISAZIONE: DISOCCUPATI vs. INOCCUPATI – Prima di proseguire con le altre misure presentate ieri dal Governo Letta è importante distinguere il concetto di disoccupato da quello di inoccupato per comprendere meglio a chi è rivolto questo pacchetto di incentivi.

– I decreti 181/2000 e 297/2002 definiscono gli “inoccupati di lunga durata” come coloro che, senza aver precedentemente svolto un’attività lavorativa, siano alla ricerca di un’occupazione da più di dodici mesi o da più di sei mesi se giovani.

– L’Istat, invece, definisce il disoccupato come le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

– La differenza, sottile ma sostanziale, è la seguente: gli inoccupati non hanno mai svolto attività lavorative, mentre i disoccupati hanno avuto rapporti di lavoro che poi sono terminati. Un altro aspetto è da precisare: perchè lo status di inoccupato o di disoccupato venga sancito, è necessario recarsi fisicamente presso un Centro per l’impiego e richiedere l’iscrizione alle relative liste.

– I giovani, poi, devono sapere che lo stage/tirocinio, non essendo un contratto di lavoro, non porta all’essere disoccupato, ma mantiene il soggetto nella sfera dell’inoccupato.

 

SOCIAL CARD – Sempre nella giornata di ieri, l’esecutivo Letta ha previsto l’arrivo, in via sperimentale, di una carta per l’inclusione sociale che consentirà di combattere la povertà estrema.

– Il provvedimento riguarderà 170mila persone. Inoltre sarà prorogata la vecchia social card per 425mila persone.

 

SVUOTA CARCERI – Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato il decreto che Anna Maria Cancellieri, ministro della Giustizia, ha proposto contro il sovraffollamento carcerario.

– Il testo, in particolare, apre all’accesso ai lavori socialmente utili anche ai recidivi, ma non nel caso di reati come l’associazione mafiosa, lo stalking ed il maltrattamento di minori.

– Nelle stime del Governo, il provvedimento dovrebbe portare alla riduzione della detenzione in carcere di 6.000 persone nei prossimi due anni.

 

E DOPO LE VACANZE? – Congelamento fino al 16 settembre dell’Imu, abolizione graduale del finanziamento pubblico ai partiti, rinvio dell’aumento dell’Iva fino al 1° ottobre e pacchetto incentivi per ridare slancio alle assunzioni.

– Il Governo Letta qualche segnale lo sta inviando. Imu ed Iva hanno garantito un’estate più tranquilla alle famiglie italiane.

– Ora, però, sarà fondamentale capire come si muoverà l’emiciclo in questi due mesi per capire se la boccata d’ossigeno estiva si tramuterà, o meno, in una stangata di fine estate ed inizio autunno.

 

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Matteo Torti

Foto: wikipedia.org

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