Allerta Vipere, vademecum dell’ASL TO3
Le temperature più calde di questo periodo hanno portato ad un risveglio anticipato delle vipere dal letargo. Ecco alcuni consigli dell’ASL TO3 di Collegno e Pinerolo:
È tempo di vipere: NO allarmismo, SÍ prudenza.
Le temperature di questo inizio primavera, ben superiori alle medie climatiche stagionali, hanno favorito anzitempo il risveglio di vipere e altri rettili dal letargo invernale.
Nelle nostre zone sono presenti due specie di vipere, la Vipera aspis e la Vipera berus, detta comunemente “marasso palustre”.
La Vipera aspis predilige areali assolati e asciutti oltre i 1000 metri, ha un colore tendente al marrone, difficilmente supera i 90 cm di lunghezza e ha un carattere poco aggressivo. Il marasso può raggiungere i 120 cm, il colore tende al grigio scuro, preferisce i luoghi umidi e riparati, vive ad altezze collinari e attacca facilmente.
Il veleno, più potente nella aspis, viene inoculato (non sempre) attraverso il morso, che generalmente lascia il caratteristico segno di due puntini arrossati distanziati di circa 1 cm, dovuti alla presenza dei denti veleniferi, assenti negli altri serpenti non velenosi. Se si viene morsi da un serpente, eventualità tutt’altro che frequente, è d’obbligo recarsi immediatamente, ma senza ansia, presso il più vicino pronto soccorso o punto di primo intervento, dove il personale medico valuterà se possibile la forma del morso e, in caso di sospetto o conferma di morso di vipera, metterà in atto una terapia sintomatica assolutamente sicura. Sono da evitare interventi quali l’applicazione di lacci emostatici, mentre l’aspirazione del veleno tramite le pompette è praticamente inutile.
Ricordiamoci: di morso di vipera non si muore, l’importante è rimanere calmi e recarsi tempestivamente al pronto soccorso!
È appena il caso di ricordare, inoltre, che le vipere sono animali utili e protetti: non si uccidono mai!