Seconda sconfitta consecutiva nel posticipo del lunedì per il Torino di Ivan Juric. Dopo il KO rimediato in casa contro la Lazio, i granata hanno ceduto anche all’altra squadra della Capitale, ovvero la Roma di Daniele De Rossi, trascinata dall’argentino Paulo Dybala (prima tripletta con la maglia giallorossa).
Con un solo successo nei cinque turni più recenti, dunque, la società di Urbano Cairo deve rivedere al ribasso le proprie ambizioni. Nelle ultime settimane, infatti, abbiamo spesso sentito parlare di ritorno nelle competizioni Uefa, come volano per un futuro ancora più roseo, ma la realtà dice che il Toro non è ancora pronto per certi palcoscenici.
Proprio quando il traguardo sembra vicino, infatti, la formazione granata non riesce a tenere la barra dritta. Attenzione, non ce l’impegno e il cuore vengano meno, ma l’impressione è che abbia ragione il suo allenatore: a questa squadra manca sempre qualcosa per essere compiuta. Ed è anche per questo che sul futuro si addensano grigie nubi. Il tecnico granata è stato abile a dribblare nel post partita la polemica sulla questione del suo collaboratore pizzicato a Trigoria mentre spiava l’allenamento di Daniele De Rossi, ma sulla sua squadra ha le idee molto chiare: “Il nostro problema? Nelle ultime due partite abbiamo fatto 38 tiri e subiti 14, e le abbiamo perse entrambe. La squadra si esprime su livelli alti, ma la sensazione è che ci manca l’incastro giusto per vincere queste partite”.
In questi anni l’allenatore del club piemontese ha sempre chiesto una cosa al suo presidente: per alzare il tasso della squadra occorre sempre confermare lo zoccolo duro e innestare elementi di caratura. I giovani bravi ci sono, ma per raggiungere certi traguardi e poter frequentare certi palcoscenici occorre disporre di qualche campione. Ovviamente, la speranza è l’ultima a morire e anche con questi giocatori a disposizione, Juric sostiene che si possa ancora mettere insieme un filotto di risultati positivi in grado di portare a qualcosa di più di una salvezza tranquilla.
Il resto lo si deciderà a fine stagione, anche se l’impressione è che il Torino vada verso il cambio della guida tecnica. In caso di qualificazione in Europa, Juric ha dato la sua disponibilità a restare, ma ovviamente devono esserci anche le garanzie tecniche di potersela giocare per fare bella figura. Non è una questione ambientale, poiché l’allenatore ha saputo entrare nella mente del gruppo instillando grandi valori sportivi e umani. Evidentemente non basta per proseguire questo percorso ed è normale che la società sia stia guardando attorno.
Qualche tempo fa è venuto fuori il nome di Igor Tudor, ex calciatore della Juventus che per proposta di gioco è molto vicino a Juric, ma attenzione anche a Paolo Vanoli, che molto bene sta facendo al Venezia in Serie B. Sul taccuino di Cairo e dei suoi uomini ci sarebbe anche Raffaele Palladino, che piace anche al Milan e ad altri club. Insomma, a fine campionato potrebbe partire un vero e proprio valzer delle panchine a livello nazionale e internazionale, che dovrebbe coinvolgere anche il Torino.
Roma-Torino 3-2 – Paulo Dybala match winner
Marcatori: 42′, 58′, 69′ Paulo Dybala (R) 45′ Zapata (T), 89′ Huijsen (Aut.)
Roma : Svilar; Mancini, Smalling (78′ Huijsen), Ndicka; Angelino (63′ Spinazzola), Cristante, Paredes (63′ Bove), Pellegrini (85′ Renato Sanches), Kristensen; Paulo Dybala, Azmoun (63′ Lukaku). Allenatore: De Rossi. A disp. 1 Rui Patricio, 63 Boer, 3 Huijsen, 19 Celik, 59 Zalewski, 37 Spinazzola, 60 Pagano, 22 Aouar, 52 Bove, 20 Sanches, 92 El Shaarawy, 37 Baldanzi, 90 Lukaku.
Torino (3-5-2): Milinkovic-Savic; Djidji, Lovato (13′ Sazonov), Masina (81′ Ilic); Bellanova, Gineitis (80′ Linetty), Ricci, Vlasic, Lazaro; Sanabria (81′ Okereke), Zapata. Allenatore: Juric. A disp. 1 Gemello, 71 Popa, 6 Ilic, 17 Kabic, 77 Linetty, 21 Okereke, 13 Ricardo Rodriguez, 79 Savva, 15 Sazonov.