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Al via il Lovers Film Festival: il più longevo festival cinematografico LGBTQI+

Al via il Lovers Film Festival (10 al 17 aprile, Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema) il più antico festival italiano sui temi LGBTQI+ – diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai – che quest’anno compie 40 anni.

Vladimir Luxuria

Per il sesto anno Lovers è diretto da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica. La direttrice artistica sarà affiancata da Angelo Acerbi, assistente alla direzione e responsabile della selezione e dai selezionatori Elisa Cuter e Alessandro Uccelli.

La madrina e la serata inaugurale

La quarantesima edizione del Lovers Film Festival si aprirà giovedì 10 aprile, alle 19,30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana (ingresso a inviti) simbolo della città di Torino e sede del Museo Nazionale Del Cinema (via Montebello 20). Madrina d’eccezione Karla Sofía Gascón.

Durante la serata inaugurale, la pluripremiata attrice, recentemente candidata all’Oscar

per il ruolo di protagonista in Emilia Pérez, dialogherà con la direttrice Vladimir Luxuria. Il talk sarà preceduto dall’introduzione di Andrea Occhipinti, attore e fondatore di Lucky Red. Infine, l’artista partenopeo Andrea Maresca in arte Spiff – autore del manifesto – interverrà alla serata insieme alle Karma B.

Karla Sofía Gascón è attrice, scrittrice e attivista, riconosciuta per la sua versatilità e il suo impegno nell’industria dello spettacolo. Ha partecipato a telenovelas messicane di successo come Corazón Salvaje, Llena de Amor e Hasta el Fin del Mundo, lasciando un segno indelebile nella televisione latinoamericana. La sua attività cinematografica la porta a recitare in Nosotros los Nobles, consolidando il suo prestigio come attrice.

Nel 2024, la sua interpretazione in Emilia Pérez le è valsa il premio come miglior attrice al Festival di Cannes, oltre al riconoscimento come miglior attrice agli European Films Awards e ai Lumières Awards. È stata inoltre nominata ai Golden Globe, ai BAFTA e agli Oscar, diventando la prima donna trans a ottenere questo riconoscimento.

La sua carriera, premiata dal Ministero delle Pari Opportunità con il Rainbow Award e dall’Ordine delle Arti e delle Lettere del Ministero della Cultura francese, continua a crescere, sfidando gli stereotipi e aprendo le porte alle nuove generazioni nel campo dell’arte e della letteratura.

Il film di apertura (Cinema Massimo, Sala Cabiria, ore 21,15) sarà “Vivre, mourir, renaître” di Gaël Morel (Francia, 2024, 109’). Ambientato a Parigi negli anni ’90, il ritorno alla regia di Morel – con cui ha partecipato all’ultima Queer Palm – esplora la complessità dell’amore, in un potenziale triangolo amoroso tra Emma, Sammy e Cyril, che viene distrutto dall’emergere della crisi dell’AIDS. Con la partecipazione di Karla Sofía Gascón, madrina del Festival, e delle Karma B. In sala: il regista Gaël Morel.

Gli ospiti del Lovers Film Festival

Oltre ai protagonisti della serata inaugurale molti ospiti saranno a Torino nei giornisuccessivi per celebrare i 40 anni di Lovers.

Venerdì 11 saranno al Cinema Massimo Luis Sal – uno dei content creator più famosi in Italia – con Muschio Selvaggio e l’attesa ospite musicale Ditonellapiaga, cantante fra le più seguite dalle giovani generazioni. Sarà anche la giornata in cui si parlerà di EuroPride, la manifestazione internazionale che Torino ospiterà nel 2027, con Patrick Orth e Goran Miletic, di EPOA (European Pride Organizers Association) e Alessandro Battaglia, presidente del Comitato organizzatore Torino EuroPride 2027.

Sabato 12, oltre ad Alan Cumming, tornerà a Lovers l’attore Lorenzo Balducci che proporrà un monologo inedito. Sul palco anche un altro gradito ritorno: Priscilla.  Inoltre, Gabriele Salvatores sarà l’ospite d’onore della sezione Riflessi nel Buio.

Domenica 13 sarà la volta del comico Alessio Marzilli e della compagnia Theater Company della Luna. In arrivo dagli Usa, Cynthia Kruk, gestante per altri grazie alla quale il regista Marco Simon Puccioni e il suo compagno Giampietro Preziosa hanno potuto diventare papà (la loro storia è raccontata nel film “Prima di tutto” proiettato al festival). Con loro Antonio Vercellone, docente di Gender Studies all’Università degli Studi di Torino.

Lunedì 14 alla stand up comedian Laura Pusceddu sarà affidato il compito di far ridere e riflettere il pubblico di Lovers. La drag queen della serata sarà Tekemaya. Martedì 15 toccherà a Le Rubrichette, lo show di Edoardo Zaggia e Alberto Sacco nel quale comicità fa rima con inclusività. Ospite internazionale per la “dédicace” a Gregg Araki, l’attore statunitense James Duval.

Mercoledì 16 interverranno l’attore e intrattenitore Gino Curcione e poi Giovanni Minerba e Irene Dionisio, alla guida del Lovers prima di Vladimir Luxuria. Con lei e con Marziano Marzano e Gabriele Ferraris ripercorreranno la storia dei 40 anni del Festival. Ospiti della serata di chiusura di giovedì 17 la drag queen La Diamond, la produttrice, attrice, cantante e modella Rita Rusic e il conduttore Diego Passoni.

Il Premio Stella della Mole

Alan Cumming, il celebre attore e produttore scozzese naturalizzato statunitense, verrà insignito della Stella della Mole, il premio che il Museo Nazionale del Cinema attribuisce a personalità che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo del cinema e non solo.

Artista completo e attivista instancabile, Alan Cumming ha attraversato la sua carriera senza mai venire meno alla propria identità e portando avanti un discorso di visibilità e riconoscimento per la comunità lgbt anche in momenti non particolarmente accoglienti. – commenta Vladimir Luxuria Attore brillante e profondo, attento al cinema indipendente e di denuncia e a suo agio nel mainstream delle major, scrittore sagace e principe del palcoscenico britannico e americano, è un obbligo quasi oltre che un onore per Lovers di celebrare una tale personalità che nel mondo dello spettacolo e della cultura ha saputo tener fede a sé stesso e supportare la propria comunità, sempre e comunque”.

Alan Cumming sarà al festival anche in qualità di interprete di “Drive Back Home” di Michael Clowater.

Le sezioni competitive

Tre le sezioni competitive principali: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie saranno presiedute dal fondatore di Lovers Giovanni Minerba, dall’attrice e personaggio televisivo Vera Gemma e dallo scrittore Raffaele Cataldo.

Il Lovers Film Festival assegnerà inoltre: il Premio Torino Pride, il Premio Giò Stajano, il Premio Matthew Shepard e il premio Riflessi nel Buio. Torna anche il premio del pubblico Audience Award. Gli spettatori avranno la possibilità di dare un voto per ogni categoria principale dei concorsi del festival: All the Lovers, Real Lovers e Future Lovers.

Lovers Celebrations

Lovers is Lucky. Un omaggio alla Lucky Red, la casa di distribuzione italiana che più di ogni altra ha dato spazio alla cinematografia LGBTQI+, permettendo al pubblico italiano di non perdere molti capolavori. 5 titoli, tra i tanti, che hanno lasciato il segno: “Velvet Goldmine”, “Ritratto della giovane in fiamme”, “La vita di Adele”, “Matthias e Maxime”, e “Crossing”, anteprima italiana, presentato da Andrea Occhipinti, fondatore della casa di distribuzione.

Omaggio a Gaël Morel. Il regista francese, presente con i suoi film tante volte al festival in passato, sarà ospite in apertura con il suo ultimo film, presentato a Cannes, “Vivre, mourir,  renaître”, e con altri tre titoli della sua carriera, anche di attore: “À Toute Vitesse”, “Notre

Paradis” e “Les Roseaux Sauvages” di André Téchiné (di cui è protagonista). Omaggio al regista Gregg Araki. Gregg Araki è stato negli anni novanta l’innovatore e il “distruttore” delle convenzioni nel cinema LGBTQI+ indipendente mondiale, firmando alcuni capolavori che sono considerati seminali per il cinema in generale. In occasione del restauro della “Teenage Apocalypse Trilogy” saranno proiettati i tre film che ne fanno parte (“Totally F***ed Up”, “The Doom Generation” e “Nowhere”) in versione restaurata in 4K, accompagnati dalla presenza di James Duval, attore feticcio di Araki e protagonista di tutti e tre i titoli.

Living in America. Quella che era “la terra degli uomini liberi” sta diventando rapidamente

uno dei Paesi dove i diritti LGBTQI+ vengono attaccati e minacciati. Un mini-focus che presenta il passato e il presente e il senso di cosa voglia dire essere una persona LGBTQI+ in America. Tre titoli: “Paris Is Burning”, “I’m Your Venus”, e “The Secret of Me”, un documento sconvolgente su come in Usa venne gestita, negli anni ‘70 e ‘80, la situazione dei bambini intersex e delle nefaste conseguenze delle procedure seguite.

Spot Germany. I molti film interessanti provenienti da questo Paese nel 2025 hanno spinto la squadra di selezione a creare un piccolo spot, una finestra su tre titoli che meritano attenzione. “Unspoken” di Piotr J. Lewandowski, “Satanic Sow” di Rosa Von Praunheim e “Sad Jokes” di Fabian Stumm, al Lovers nel 2023 con il film “Bones and Names”.

Spot Italia. Istantanea sulla produzione di film a tematica LGBTQI+ e sulle diverse sfaccettature della vita della comunità in Italia attraverso alcuni documentari, fra cui “Quir”, “My Boyfriend el Fascista” e “Prima di tutto”, presentato nell’ambito dell’incontro con Cynthia Kruk, gestante per altri per una coppia italiana della cui storia il film è il racconto.

Serie Tv: Lost Boys and Fairies. Un regalo per il pubblico di Lovers: la serie evento inglese che lo scorso anno ha sbancato in UK. In quattro puntate la storia di un’adozione da parte di una coppia gay, e di tutte le vicissitudini, felici e non, che la società e la vita ha riservato a questa nuova famiglia.

Il claim e l’immagine guida del Lovers Film Festival

L’immagine dell’edizione 2025 è firmata da Andrea Maresca, in arte Spiff.

Come sottolinea Vladimir Luxuria: “il nostro claim To Emerge non è solo l’infinito del verbo emergere ma è anche Torino Emerge. Torino città dei diritti, anche del diritto di parolaI 40 anni del Festival e la storia del nostro movimento sono stati caratterizzati dall’emergenza di emergere: dal buio dell’ignoranza, da ogni forma di discriminazione, dall’omolesbobitransfobia, dalla violenza fisica e verbale, dalla solitudine”.

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