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PGA Tour: F. Molinari e Manassero in Texas con Scheffler e McIlroy

DP World Tour: tappa in India con Laporta, Migliozzi, E. Molinari e Pavan

Francesco Molinari e Matteo Manasssero prendono parte al Texas Children’s Houston Open, il 14° evento stagionale del PGA Tour che avrà quale teatro dal 27 al 30 marzo il Memorial Park Golf Course di Houston, in Texas.

Difende l’unico titolo conquistato sul circuito il tedesco Stephan Jaeger, 35enne di Monaco di Baviera, che ha ottenuto sei successi sul Korn Ferry Tour. E’ capace di impennate (due top ten nei nove eventi a cui partecipato), ha una certa continuità di rendimento con piazzamenti che non sono mai scesi sotto il 44° posto, ma anche qualche amnesia (due tagli).

Nel field vi sono solo quattro giocatori tra i top 20 del World Ranking, ma due sono Scottie Scheffler e il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno e due della classifica, che qualificano il torneo, calamitano l’interesse, sono garanzia di spettacolo e bel gioco e che non si risparmieranno nell’ennesimo testa a testa della loro carriera.

Sono i grandi favoriti, ma non avranno un cammino facile in un contesto dove vi sono gli altri due concorrenti in top 20, Wyndham Clark (n.11) e Maverick McNealy (n. 16), e alcuni atleti in ottima forma come Jacob Bridgeman, la sorpresa del precedente Valspar Championship (3°), Davis Riley (7°), il giapponese Ryo Hisatsune (4°) e l’irlandese Seamus Power (8°). E ancora Tony Finau, che il torneo lo ha vinto nel 2022, Sahith Theegala, Ricky Castillo, Rickie Fowler, l’australiano Jason Day, il neozelandese Ryan Fox, il colombiano Nico Echavarria, il coreano Sungjae Im e i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard.

Francesco Molinari è alla quinta presenza stagionale. Non ha iniziato bene con due tagli, ma successivamente è andato a premio nel Mexico Open e nel Cognizant Classic. Matteo Manassero, alla settima, è rimasto fuori dopo 36 buche nel Valspar Championship e al momento ha avuto un rendimento altalenante con miglior risultato il 25° posto nel Farmers Insurance Open. Il montepremi è di 9,500,000 con prima moneta di 1.710.000 dollari. Il primo, non altrimenti esente, potrà disputare il Masters (10-13 aprile).

La storia del Texas Children’s Houston Open

Il torneo, giunto alla 77ª edizione, è nato nel 1946 con il nome di Houston Open, vinto da un grande campione, Byron Nelson. Ha poi cambiato titolazione per otto volte tra il 1959 e il 1991. Disputato come Shell Houston Open dal 1992 al 2017, nelle ultime sei edizioni si è chiamato in cinque modi diversi fino a divenire Texas Children’s Houston Open lo scorso anno.

Oltre a Jaeger e a Finau sarà al via solo un altro past winner, Lanto Griffin (2019), ma a questa carenza contribuisce il fatto che alcuni degli ultimi vincitori sono passati alla LIV Golf (Jason Kobrak, Carlos Ortiz, Ian Poulter, Matt Jones, Phil Mickelson, Anthony Kim, Paul Casey). Il record di vittorie appartiene con tre a Curtis Strange (1980, 1986, 1988) e al fijano Vijay Singh (2002, 2004, 2005) unico ad aver realizzato la doppietta consecutiva, cosa che non è riuscita ai sette giocatori con due successi, tra i quali Arnold Palmer.

Dove vedere il Texas Children’s Houston Open

Il Texas Children’s Houston Open sarà teletrasmesso in diretta da Discovery Plus e da Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 27 marzo e venerdì 28, dalle ore 21 alle ore 24; sabato 29, dalle ore 18 alle ore 23; domenica 30, dalle ore 19 alle ore 24.

DP World Tour: tappa in India con Laporta, Migliozzi, E. Molinari e Pavan

Da Singapore a Nuova Delhi. Il DP World tour fa l’unica tappa in India della stagione dove è in programma dal 27 al 30 marzo l’Hero Indian Open, organizzato in collaborazione con il Professional Golf Tour of India.

Sul percorso del DLF G&CC, nella seconda gara dell’Asian Swing, serie di eventi che concederà al vincitore di una speciale classifica a punti 200.000 dollari e alcune agevolazioni, saranno sul tee di partenza quattro azzurri: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Francesco Laporta e Andrea Pavan.

Il campione in carica è Keita Nakajima, 24enne giapponese di Saitama, che dopo un inizio incerto sta ora trovando un buon ritmo come dimostra il secondo posto nel Porsche Singapore Classic. Il nipponico, che vanta anche quattro vittorie sul Japan Golf Tour, ha buone possibilità di replicare il suo unico titolo sul tour continentale.

Nel field di qualità figurano cinque vincitori stagionali, gli statunitensi Ryggs Johnston e Johannes Veerman, l’inglese John Parry, lo scozzese Calum Hill e l’inglese Richard Mansell (suo il successo a Singapore), tutti in grado di ripetersi. Tanti altri hanno le potenzialità per mettersi in evidenza come gli inglesi Marcus Armitage e Matthew Jordan, il francese Adrien Saddier e l’americano Dan Erikson, tra i protagonisti la scorsa settimana, il neozelandese Daniel Hillier, lo spagnolo Eugenio Chacarra, con esperienza nella LIV Golf, il sudafricano Wilco Nienaber e il thailandese Kiradech Aphibarnrat.

Naturalmente molto decisi a firmare l’Open nazionale i giocatori di casa che non vincono dal 2017 quando Shiv Shankar Prasad (S.S.P) Chawrasia, che sarà al via, ha confezionato la doppietta consecutiva (2016, 2017). Senza dimenticare Shubhankar Sharma, Gaganjeet Bhullar, Veer Ahlawat, Om Prakash Chouhan e Shiv Kapur.

Laporta, primo italiano nella Race To Dubai (ordine di merito, 35°) e Pavan, secondo (52°), sono alla decima gara stagionale. Entrambi hanno ottenuto una top ten, con il pugliese che non è mai sceso oltre il 31° posto e il romano cinque volte in top 25. Migliozzi, partito bene con l’ottava piazza nell’Hero Dubai Desert Classic, evento delle Rolex Series, ha poi avuto un black out con quatto tagli subiti di fila da cui è uscito a Singapore (49°). Molinari è alla seconda presenza nel 2025 dopo un infortunio alla mano. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.

La storia dell’Hero Indian Open

Il torneo, giunto alla 58ª edizione, è nato nel 1964 su intuizione del campione australiano Peter Thomson che suggerì ai responsabili dell’Indian Golf Union l’idea di organizzare un grande evento per contribuire alla diffusione del golf. Thomson si impose per tre volte (1964, 1966, 1976), recordman di successi insieme all’indiano Jyoti Randhawa (2000, 2006, 2007), che ha realizzato la doppietta consecutiva come il citato S.S.P.

Chawrasia e il giapponese Kenji Hisoishi (1967, 1968). Due titoli anche per All Sher (1991, 1993), uno dei tredici indiani andati a segno. Prem Gopal Sethi (1965), invece, è rimasto famoso per essere l’unico dilettante nell’albo d’oro. Oltre a Chawrasia sarà in campo un altro past winner, il tedesco Marcel Siem (2023), campione dell’Open d’Italia 2024.

La gara ha fatto parte nel tempo dell’Asian Golf Circuit, dell’Omega Tour, dell’Asian Tour e dal 2015 è entrata nel calendario del DP World Tour. Dal 2020 al 2022 non è stata disputata per la pandemia.

Dove vedere l’Hero Indian Open

L’Hero Indian Open andrà in onda su Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW ai seguenti orari: giovedì 27 marzo e venerdì 28, dalle ore 8,30 alle ore 13,30; sabato 29, dalle ore 9 alle ore 13,30; domenica 30, dalle ore 8,30 alle ore 13,30.

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