Cultura e Società

Il valore della musica nella società vale 110/110 per la flautista Giulia Nigra

Giulia Nigra è una flautista di Pont Canavese che conobbe la sua insegnante di flauto Bruna Querio durante i laboratori musicali della scuola primaria e, seguendo poi i corsi formativi presso l’associazione Liceo Musicale di Rivarolo di cui ancora oggi è una validissima collaboratrice, è stata ammessa al triennio accademico presso il conservatorio A. Vivaldi di Alessandria sotto la guida del Maestro Stefano Parrino il quale, con grande maestria e dedizione, ha saputo valorizzarne tutti i suoi lati caratteriali e musicali di grandissimo valore.

Ecco dunque che il 10 dicembre, sul palco dell’auditorium Pittaluga del Conservatorio di Alessandria, ha presentato il suo concerto da diploma dai tratti fortemente ipnotici plasmando il suono del suo flauto a tal punto da raggiungere fisicamente il pubblico presente che non si è risparmiato in fortissimi e calorosissimi applausi commossi da tanta empatia, valendole meritatamente il voto di 110/110 con i complimenti dello stesso presidente di commissione, il direttore del Conservatorio alessandrino, Maestro Marco Santi.

“Come la musica parla nel silenzio dell’indifferenza sociale” è stato il tema di laurea trattato attraverso la sonata di Erwin Schulhoff, passando dalla riduzione per pianoforte del concerto per flauto e orchestra “trailo of tears” di Daugherty per concludere con “Halil” di Leonard Bernstein sapientemente accompagnata dai percussionisti Stefano Bolla, Emanuele Lupano e Matteo Montaldi e, soprattutto, dall’impeccabile sostegno pianistico del Maestro Dario Bonuccelli.

“Stamattina – afferma a caldo la neo laureata Giulia Nigra – ho cercato di recuperare il sentimento dell’empatia, ispirandomi all’origine greca dell’etimologia. Nell’antica Grecia era una caratteristica propria degli aedi che entravano in “en pathos” con il pubblico, questa mattina ho cercato di trasmettere questo tipo di sentimento perché sono convinta che solo entrando in empatia con sè stessi e poi con gli altri si riesce a trovare una soluzione ai conflitti e ad evitare le tragedie di cui noi siamo protagonisti in questo momento critico per l’umanità”.

Il pubblico presente in sala e composto da alcuni dei docenti dello stesso Conservatorio, dalle sue ex insegnanti Bruna Querio e Sonia Magliano, da tutta la sua famiglia e dagli stessi compagni di corso, ha sicuramente colto tutta l’energia di questo fortissimo messaggio in un momento storico dove giovani di così grande valore sono fondamentali per imbastire un futuro migliore.

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