Cultura e Società

Asilo nido o baby sitter: la scelta delle famiglie italiane

Le iscrizioni scadono di solito alla fine del mese, per qualsiasi grado: materna, primaria, secondaria. Per le iscrizioni all’asilo nido, invece, c’è ancora qualche mese ma molti genitori con bambini piccoli saranno già impegnati a meditare su una scelta particolarmente difficile: è meglio l’asilo nido o la babysitter?

Ci sono famiglie per cui non c’è molta scelta: i nonni non sono disponibili, il costo di una babysitter è troppo elevato rispetto al budget mensile famigliare e allora l’asilo nido diventa la soluzione obbligata (sempre che si trovi posto nei nidi pubblici, ma questo è un altro discorso). Per chi invece sta valutando quale opportunità sia la migliore, vediamo alcuni dei pro e dei contro per entrambe le soluzioni.

I pedagogisti a favore dell’asilo nido sostengono che il bambino, seppur piccolo, qui possa imparare a socializzare e interagire coi coetanei, possa scoprire ambienti diversi da quelli della propria abitazione, inizi a fronteggiare i diversi virus e batteri fortificando il suo fisico.

I genitori che stanno invece cercando una babysitter a Torino al contrario ritengono, appoggiati dagli esperti che non credono nei vantaggi offerti dalla frequentazione di un asilo nido, che grazie ad una babysitter il bambino possa trascorrere momenti formativi all’interno di un ambiente che già conosce, che il rapporto 1:1 sia più profittevole, che si abbassi il rischio di avere il piccolo sempre malato (e dover dunque ricorrere in ogni caso alla babysitter). Inoltre la tata offre di solito maggiore flessibilità. Come si trova una babysitter allora?

Il passaparola resta tra i genitori il canale preferito. Ma non è sempre efficace e pertanto le famiglie italiane si sono abituate a rivolgersi al web e alle tante piattaforme che mettono in contatto genitori e babysitter. Una domanda classica di una mamma e di un papà alla ricerca di una babysitter è “quanto costa una babysitter all’ora?”.

La risposta è che dipende da molteplici fattori: gli anni di esperienza della babysitter, quanti bambini deve guardare, se l’orario di servizio è in fascia diurna o notturna, se deve anche occuparsi di aiuto compiti o deve essere automunita per portare i bambini alle varie attività. Se si tratta di un bambino piccolo piccolo, è facile che il costo possa aumentare, sia perché i genitori potrebbero richiedere una vera educatrice sia perché gli aspetti da seguire sono tantissimi (pensiamo alle pappe, al cambia pannolino, al bagnetto).

E poi dipende anche dalle città. Le tariffe orarie di una babysitter cambiano molto da nord a sud Italia e anche per il fatto di trovarsi in una grande città o in un piccolo paese. Una babysitter a Torino, per esempio, costa 8 euro l’ora. Una media che la accomuna a città come Genova o Firenze, mentre Milano e Roma la tariffa arriva a 9 euro. Bari è invece tra le città che propongono babysitter al costo più basso, 6 euro l’ora.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio