Cultura e Società

In Litteris. La passione di Perpetua

Manuela Marascio torna sul palco di Sala Scicuna sabato 1° marzo con un nuovo spettacolo, una perfomance per attrice sola basata sul diario in latino di Vibia Perpetua, giovane donna cartaginese condannata a morte perché cristiana, sotto l’imperatore Settimio Severo.

Un giorno di marzo del 203 d.C. una giovane donna viene messa a morte nell’anfiteatro di Cartagine. L’evento è accolto dal pubblico come uno spettacolo grandioso. A lei e ai suoi compagni, tra cui una schiava di nome Felicita, era stato chiesto di offrire sacrifici all’imperatore. Ma la giovane donna è cristiana, la sua religione non glielo consente: affronta così la morte, pur di non rinnegare la sua fede.

Non è né la prima né l’ultima a farlo, ma il suo nome entra nella storia. Si chiama Vibia Perpetua, e consegna ai posteri un diario nel quale, a partire dal momento in cui venne arrestata, annota fatti e sensazioni: l’arrivo in carcere, l’esperienza della prigionia, i rapporti con i carcerieri, gli incontri con i familiari, le visioni che accompagnano i suoi giorni e le sue notti, i suoi stati d’animo, la certezza della sua determinazione e il dolore per le sofferenze che questa infligge ai suoi cari.

Una testimonianza straordinaria che riprende vita sulla scena attraverso il linguaggio performativo (fatto di voce, corpo e musica), ponendo l’attenzione sull’importanza di un documento in latino, tra i pochissimi scritti da mano femminile, che fornisce essenziali informazioni sulla condizione della donna in quell’epoca.

La scenografia è di Sara Marenco. Sabato 1° marzo alle 20,45 a Sala Scicluna, in via Martorelli 78 ingresso cortile. Soltanto su prenotazione al numero 347 9649684. Contributo all’ingresso: 10 € adulti, 7 € ragazzi dai 12 ai 17 anni.

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