Lo scorso fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno svolto una serie di controlli a Ivrea e dintorni, durante i quali sono state identificate circa 400 persone e controllati oltre 250 veicoli.
Secondo quanto spiegato, i controlli, svolti in alcune delle principali vie della città, tra cui via Jervis, corso Nigra, stazione ferroviaria, Movicentro, piazza Freguglia, quartiere Bellavista, ed estesi anche alla zona commerciale di Burolo, hanno fatto scattare tre denunce a piede libero, 6 segnalazioni alla Prefettura e alcune contravvenzioni.
In base a quanto appurato, è stato denunciato in stato di libertà un giovane incensurato, che sarebbe stato sorpreso alla guida della sua utilitaria mentre stava fumando uno spinello. Al rifiuto di sottoporsi al test delle urine, per lui è scatta una denuncia alla Procura di Ivrea per guida in stato di alterazione psicofisica correlata all’assunzione di sostanze stupefacenti nonché una segnalazione alla Prefettura di Torino per uso personale di sostanze stupefacenti. La sua patente di guida è stata ritirata.
Un altro rifiuto sarebbe costato caro anche ad un anziano di 73 anni. Controllato alla guida della sua auto, si è rifiutato, infatti, di sottoporsi al test con l’etilometro. Per lui è scattata una denuncia per guida in stato di ebbrezza ed il ritiro della patente.
A Burolo una donna sarebbe stata sorpresa dagli addetti della vigilanza dopo aver asportato dei cosmetici da un supermercato. I militari dell’Arma chiamati sul posto hanno recuperato la refurtiva, restituendola al legittimo proprietario. La donna dovrà rispondere di furto aggravato.
Nel corso dei posti di controllo e di blocco, 7 persone sono state segnalate alla Prefettura di Torino per uso personale di sostanze stupefacenti. A sei di loro è stata ritirata la patente di guida; sequestrati circa quindici grammi di hashish e marijuana. Tra Ivrea e Castellamonte sono state comminate una decina di contravvenzioni nei confronti dei parcheggiatori abusivi che talvolta sostano nei parcheggi pubblici; oltre alla multa, dell’importo di oltre 500 euro, gli sono stati sequestrati gli introiti, per un ammontare di poche decine di euro, per essere successivamente confiscati.