Ieri, si è tenuta l’assemblea dei lavoratori Agrati di Collegno, ancora in cassa integrazione straordinaria (attualmente 37 persone). la situazione sta spingendo i lavoratori ad ipotizzare mobilitazioni estreme. Claudio Siviero, Rsu dell’Agrati, dichiara: “I lavoratori sono indignati e pronti a “mettere le tende” sotto la Regione fino a quando il loro problema non sarà risolto.”
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“Il piano di ricollocazione sta funzionando, ma è assolutamente necessario farvi fronte con il secondo anno di cassa. Solo per amore di verità, dei 45 lavoratori attualmente usciti in 10 sono stati ricollocati dall’azienda in altre realtà del gruppo, 13 persone hanno trovato una qualche occupazione per conto proprio, 9 sono andate in mobilità per non perdere l’anno di penalizzazione dovuto alla riforma Fornero e infine 14 sono andati in mobilità senza aver trovato altri posti di lavoro, per rendersi più “appetibili” sul mercato del lavoro ma attualmente non hanno un’occupazione.” – continua – “Non possiamo certo dire che qualcuno abbia trovato lavoro grazie all’intervento pubblico: chiediamo quindi che ci sia, da parte della Regione, una convocazione urgente delle parti interessate all’accordo per garantirne il rispetto”.
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Marinella Baltera, della Fiom-Cgil, dichiara: “Prendiamo atto che Gianna Pentenero, assessore regionale al Lavoro, rispondendo a una interrogazione in Consiglio Comunale, ha rilasciato dichiarazioni diverse da quelle apparse nei giorni scorsi sui giornali e restiamo in attesa di conoscere i risultati degli impegni presi. Chiediamo che venga fatta una forte pressione politica sul governo da parte dell’assessore e del presidente della Regione Sergio Chiamparino affinché venga ritirata la circolare del ministero del Lavoro (che penalizza non solo i lavoratori della Agrati ma anche di diverse altre fabbriche) e vengano rispettati gli accordi presi in sede ministeriale oltre che regionale”.
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Massimiliano Rambaldi
