Il 28 febbraio 2018, in Torino e provincia, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino, in collaborazione con i reparti territorialmente competenti, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di 2 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione con l’aggravante del metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori.
Secondo quanto spiegato, il G.I.P. ha inoltre disposto contestualmente il sequestro preventivo di 3 attività commerciali bar ristorazione di Torino e provincia.
In base a quanto appurato, il provvedimento scaturisce da attività investigativa sviluppata dal Nucleo Investigativo di Torino, sotto la direzione ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Torino, (a seguito dell’operazione Big Bang eseguita nel gennaio 2016), condotta tra settembre 2016 ed ottobre 2017, che avrebbe consentito di accertare l’appartenenza di un uomo alla ‘ndrangheta operante sul territorio Piemontese la quale estrinseca il controllo del territorio anche mediante estorsioni e fittizia intestazione a soggetti terzi di attività commerciali.
In particolare, nel corso dell’attività odierna, sono stati sottoposti a sequestro tre locali nel torinese,tutti ritenuti fittiziamente intestati a terzi in quanto nella diretta disponibilità dell’uomo.
Gli arrestati sono stati associati presso il carcere.