La Guardia di Finanza oggi ha perquisito il museo del Risorgimento, a Palazzo Carignano. Oggetto di approfondimento da parte dei Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria Torino sono state le gare d’appalto per il potenziamento degli impianti elettrici del Museo e la fornitura delle bandiere in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, i rimborsi spesa e l’assegnazione interna di parte dei fondi destinati al funzionamento dell’ente museale, quale premio incentivante per alcuni dipendenti del Museo. Inoltre le indagini si sono anche concentrate sulla eventuale dell’attribuzione di somme di denaro in favore dell’alta dirigenza dell’ente museale, incarico ricoperto a titolo onorifico.
“La Procura della Repubblica di Torino ha acquisto presso gli uffici amministrativi del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano varia documentazione riguardante l’acquisto di beni, servizi e diritti d’autore. E’ stata fornita agli operanti la più completa collaborazione”. Così dichiara in un comunicato, il direttore del Museo.
“Il presidente e il direttore ribadiscono la massima trasparenza costantemente usata nell’amministrazione dell’ente e del suo patrimonio ed esprimono la più completa fiducia nell’operato della magistratura, alla quale saranno forniti tutti gli elementi di fatto e di diritto necessari per la comprensione degli episodi oggetto d’indagine”.
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Massimiliano Rambaldi
