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Annullamento elezioni Piemonte, Consiglio di Stato conferma Tar. Al voto il 25 – 26 maggio 2014

Sentenza-300x199Il 25 e 26 maggio 2014 il Piemonte potrebbe tornare al voto. Dopo la bocciatura del Tar, anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato dal governatore Roberto Cota contro la sentenza di un mese fa che annullava le regionali 2010. L’attuale governatore del Piemonte non ci sta e si scaglia contro l’ultimo grado della giustizia amministrativa: “E’ la morte della democrazia”. Analizziamo la vicenda.

 

DOPO IL TAR, ANCHE IL CONSIGLIO DI STATO BOCCIA IL RICORSO – Era il 10 gennaio 2014 quando dal Tar rimbalzò la notizia dell’annullamento dei risultati delle elezioni regionali del Piemonte tenutesi nel 2010 e che avevano visto Roberto Cota vincere ai danni di Mercedes Bresso.

– La decisione del Tar venne determinata dalla presenza nella corsa elettorale della lista “Pensionati per Cota” viziata dal reato di firme false per il quale è già stato condannato in via definitiva a due anni e otto mesi Michele Giovine, consigliere regionale.

– Roberto Cota non ha esitato a fare ricorso al Consiglio di Stato per cercare di ribaltare la decisione del Tar che, di fatto, sanciva la necessità di ritornare alle urne un anno prima dell’effettiva scadenza del mandato dell’esponente della Lega Nord.

– E’ di ieri la notizia che il Consiglio di Stato, l’ultimo grado di giudizio amministrativo, ha confermato il verdetto del Tar. Roberto Cota non è più il governatore del Piemonte. Le motivazioni avvalorate dal Tar sono state mantenute valide anche dai giudici dell’ultimo grado. Nei prossimi giorni verranno pubblicate le motivazioni per esteso.

 

REGIONALI 2010: I RISULTATI – Era il 28 e 29 marzo 2010 quando i cittadini residenti nella Regione Piemonte si recarono alle urne per eleggere il proprio governatore. Da una parte Mercedes Bresso, sostenuta dal centro-sinistra, e dall’altra Roberto Cota, a guida della coalizione del centro-destra.

– Ad avere la meglio fu l’esponente della Lega Nord, che conquistò il 47,32% delle preferenze (1.043.318 voti) contro il 46,90% della Bresso (1.033.946 voti), il 4,08% del grillino Davide Bono e l’1,67% di Renzo Rabellino, dell’Alternativa per il Piemonte.

– L’intricata vicenda sui risultati delle regionali 2010 iniziò il giorno seguente; era il 30 marzo 2010 quando Mercedes Bresso, governatrice uscente e sconfitta alla tornata elettorale, annunciò il ricorso al Tar contestando quattro liste minori in sostegno di Cota. C’erano in ballo 76.188 voti, contro i 9.286 che separavano i due candidati principali alla Regione.

– Il Tar del Piemonte il 16 luglio del 2010 dichiarò inammissibile il ricorso contro i Verdi Verdi, una delle liste incriminate dalla Bresso, ma ne dichiarò illegali altre due, la “lista Consumatori” e “Al centro con Scanderebech”.

– Il 20 ottobre 2010 il Consiglio di Stato accolse il ricorso di Cota e bloccò il riconteggio delle schede elettorali delle ultime regionali, impedendo ulteriori revisioni del giudizio.

– Il resto è storia recente. Il 10 gennaio 2014 il Tar annulla le regionali 2010 e poche ore fa il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar.

 

L’IRA DI COTA: “E’ LA MORTE DELLA DEMOCRAZIA” – “Non ci sono parole per raccontare quello che è successo: è la morte della democrazia”. E’ questo il primo commento di Roberto Cota dopo aver appreso della notizia del Consiglio di Stato.

– L’ormai ex governatore del Piemonte continua “Si vuole interrompere il lavoro di una Giunta che in questi quattro anni ha rimesso in piedi e risanato il Piemonte. Questo è un affronto ai piemontesi, che hanno espresso il loro voto chiaramente, ed è un affronto ai principi basilari della democrazia”.

– “Un sistema che fa questo dopo quattro anni – continua Cota -, quando non è mai stato in discussione il risultato delle elezioni, non è credibile. Si tratta dell’ultimo tassello di un disegno ben preciso della sinistra che vuole a tutti i costi il Piemonte, pur avendo perso le elezioni”.

 

SODDISFATTA LA BRESSO: “FATTA GIUSTIZIA” – Di diverso avviso, ovviamente, la sfidante Mercedes Bresso. “Finalmente si interrompe un governo della Regione illegittimo. Ora si metta un punto su questa lunghissima questione e si ridia al Piemonte una legislatura legittimata e in grado di far fronte ai problemi”.

– Sono queste le parole di commento alla vicenda della governatrice uscente: “Ora mi occuperò di controllare che non cerchino altre gabole per ritardare ulteriormente il ritorno al voto. In Regione sosterrò il candidato alla presidenza, che penso sarà Sergio Chiamparino. E come ho già detto, penso di candidarmi alle europee”.

 

E ORA? CHE SUCCEDE? – “Ho sentito i ministri Angelino Alfano e Graziano Delrio per concordare i termini e far svolgere le elezioni regionali insieme a quelle europee”. Roberto Cota non perde tempo e si mostra volitivo a tornare presto alle urne per poter rivincere.

– Le date più probabili, visto l’idea di accelerare questa fase di transizione, sono quelle del 25 e 26 maggio 2014.

 

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Matteo Torti

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