Nuovo Governo Gentiloni, composizione e Ministri
Il 64esimo governo dell’Italia repubblicana è ufficialmente nato; l’ultimo step è la fiducia: il nuovo esecutivo si presenterà alla Camera oggi pomeriggio e mercoledì mattina al Senato. Il nuovo premier ha ultimato ieri pomeriggio il giuramento e ha ricevuto il passaggio della “campanellina” da Matteo Renzi. Definita anche la nuova squadra di Governo, con qualche novità tra i Ministri. Adesso si aspetta solamente la fiducia alle due Camere prima che il dopo-Renzi possa davvero prendere inizio.
GENTILONI: STABILITÀ ISTITUZIONI ED EMERGENZA SOCIALE – Dopo il giuramento in tempi record di tutti i ministri, ieri sera sono arrivate anche le prime parole di Gentiloni da primo ministro italiano.
– L’ex titolare della Farnesina ha dichiarato di aver “fatto del mio meglio per formare il nuovo governo nel più breve tempo possibile, per aderire all’invito del presidente della Repubblica e nell’interesse della stabilità delle istituzioni alla quale guardano gli italiani”.
– Ha poi confermato che l’agenda del governo è fitta e gli impegni sono molti: “Il governo si metterà al lavoro immediatamente con tutte le sue forze concentrato sui problemi da risolvere nel Paese con l’ottimismo che deriva dal popolo italiano. Non mi nascondo, ci sono difficoltà, ma lavoreremo con forza e ottimismo”.
– In cima alla lista delle priorità del nuovo governo ci sarà, inevitabilmente, la questione sociale: “Il Paese si è rimesso in moto negli ultimi anni ma non si possono ignorare le forme di disagio, specie del ceto medio e del Mezzogiorno, in cui il lavoro è un’emergenza più drammatica che altrove. Questa – ha spiegato il premier – sarà la vera priorità del Governo nei prossimi mesi”.
LA NUOVA SQUADRA DI GOVERNO – Qualche novità, come Marco Minniti all’Interno, qualche cambiamento, come Alfano arrivato agli Esteri al posto proprio di Gentiloni e qualche conferma, come Padoan all’Economia.
– Nel pomeriggio di ieri Gentiloni ha definito la sua squadra che, in serata, ha prestato giuramento. L’unica ministra a farne le spese è stata Stefania Giannini che è stata sostituita all’Istruzione dalla vicepresidente del Senato Valeria Fedeli.
– Confermate le posizioni all’Economia con Pier Carlo Padoan, allo Sviluppo Economico con Calenda, al Lavoro con Poletti, alla Giustizia con Orlando. Ai Beni Culturali troviamo sempre Franceschini, mentre la Pinotti è sempre titolare del dicastero della Difesa.
– Delrio, in corsa come possibile sostituto di Renzi, rimane alle Infrastrutture e ai Trasporti, così come la Lorenzin e Martina, rispettivamente alla Salute e all’Agricoltura.
– Alla Pubblica Amministrazione troviamo sempre la Madia, con Galletti all’Ambiente ed Enrico Costa agli Affari Regionali. Passaggio di consegne per la Boschi, approdata alla vicepresidenza del Consiglio e sostituita dalla Finocchiaro al ministero per i Rapporti con il Parlamento.
– All’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, viene affidato un nuovo ministero, quello della Coesione territoriale e al Mezzogiorno. Una mossa che testimonia la volontà di Gentiloni di mettere la questione sociale e il Sud in cima alle priorità del nuovo esecutivo.
TUTTI CONTRO L’ESECUTIVO GENTILONI – “Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Angelino Alfano promossi. Squadra che perde non si cambia”: è questo il commento del pentastellato Luigi Di Maio.
– Dello stesso avviso D’Alema che afferma: “Se la risposta all’esito del referendum, e al voto contrario dei giovani, è quella di spostare Alfano agli Esteri per far posto a Minniti, allora abbiamo già perso 4 o 5 punti percentuali, e alle prossime elezioni sarà un’ondata”.
– L’esecutivo Gentiloni non è visto bene nemmeno da Salvini che su Facebook scrive: “Non è un governo, è un’ammucchiata di poltronari. #votosubito”.
– Forza Italia commenta per voce di Toti, presidente della Regione Liguria: “È un governo identico al precedente, più fragile; una maggioranza identica alla precedente, più fragile numericamente per l’assenza Verdini, che non sbatte la porta per nobili ragioni ideali ma perché non gli viene promesso un ministro o un vice ministro”.
SI ATTENDE LA FIDUCIA – Legge elettorale in primis, ma anche il caso Monte dei Paschi di Siena e la messa a regime della legge di bilancio redatta dal governo Renzi, una manovra da 27 miliardi di euro che punta a spingere sulla crescita.
– Ma prima c’è la questione fiducia, su cui Gentiloni non dovrebbe aver problema nonostante il rifiuto di Verdini e di Ala, contrari a sostenere il nuovo esecutivo visto che il nuovo premier non ha concesso loro alcun posto di rilievo tra i ministeri.
Foto: Presidenza della Repubblica
Matteo Torti