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Sequestro conservativo Reggia di Venaria, condanne passate in giudicato e misura eseguita

GDFLa Guardia di Finanza Torino, su delega della Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale per la Regione Piemonte della Corte dei Conti, ha eseguito il sequestro conservativo di beni immobili, sino al raggiungimento dell’importo di 2,2 milioni di euro, nei confronti dell’ex Direttore del settore Conservazione Beni Architettonici e Impianti del Consorzio di Valorizzazione “La Venaria Reale” e di un funzionario della Regione Piemonte, entrambi già condannati, con sentenza passata in giudicato nel dicembre 2014, per turbativa di gare pubbliche, corruzione, abuso d’ufficio e falsità ideologica in atti pubblici.
Il Consorzio di Valorizzazione Culturale “La Venaria Reale” cura l’attività di promozione, valorizzazione e gestione del compendio immobiliare di Venaria Reale, costituito dalla Reggia di Venaria – una delle Residenze Sabaude parte del sito seriale UNESCO iscritto alla Lista del Patrimonio dell’umanità dal 1997 – dai Giardini, dalla Citroniera con le Scuderie, dalla Villa dei Laghi e da parti di Borgo Castello del Parco “La Mandria”.
A seguito dell’indagine penale che ha portato all’arresto del predetto Direttore, di un funzionario della Regione e di alcuni imprenditori, in relazione a numerosi comportamenti che si sono concretizzati in turbative nello svolgimento di gare pubbliche concernenti lavori effettuati presso la Reggia di Venaria Reale (TO), e in altri immobili pubblici, finalizzati ad ottenere favori e vantaggi personali, è stata avviata un’inchiesta da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti, che ha delegato l’esecuzione di accertamenti, anche di carattere patrimoniale, ai Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria Torino.
Le condotte tenute dai dipendenti pubblici, attraverso il compimento di reati, la violazione di norme in materia contrattuale e dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa, l’ottenimento indebito di vantaggi patrimoniali e personali nonché la grave lesione dell’immagine e del prestigio dell’Amministrazione pubblica, hanno comportato l’insorgere di un danno alla concorrenza (i comportamenti posti in essere hanno alterato il regolare svolgimento di numerose gare e procedure per l’affidamento di lavori pubblici, agevolando alcune imprese a danno di altre e impedendo all’Amministrazione interessata di ottenere il miglior risultato possibile, sia in termini economici sia tecnici); di un danno da tangente (derivante dalle diverse utilità consistite in lavori edilizi svolti in immobili di proprietà di uno dei dipendenti pubblici e/o di suoi familiari); di un danno all’immagine per le Amministrazioni pubbliche (in ragione del diritto all’immagine leso dai comportamenti particolarmente riprovevoli tenuti dai due dipendenti pubblici, enfatizzati da numerosi articoli stampa apparsi sulla vicenda, con grave danno e reiterato nocumento al Consorzio di Valorizzazione Culturale “La Venaria Reale” e alla Regione Piemonte).
Il totale dei danni subiti dalle Pubbliche Amministrazioni per conto delle quali i due dipendenti operavano e dei quali sono tenuti a rispondere, in solido tra loro, è stato quantificato, rispettivamente, in 1 milione di euro, con riferimento al Direttore del settore Conservazione Beni Architettonici e Impianti del Consorzio di Valorizzazione “La Venaria Reale”, e in 1,2 milioni di euro per il funzionario della Regione Piemonte.
Al fine di garantire il risarcimento alle Amministrazioni pubbliche danneggiate, le Fiamme Gialle di Torino hanno proceduto al sequestro di beni immobili intestati ai dipendenti pubblici siti nei Comuni di Torino, Ceres (TO), Caselle Torinese (TO), San Giorgio a Cremano (NA) e Portici (NA), in armonia con quanto disposto dal decreto autorizzativo a firma del Presidente della Sezione Giurisdizionale per la Regione Piemonte della Corte dei Conti.
Foto in evidenza: wikipedia.org

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