Il debutto di Arsenii Moon al Lingotto Giovani
È il pianista 24enne russo Arsenii Moon che debutta martedì 12 marzo, alle 20.30 in Sala 500, per il terzo dei concerti di Lingotto Giovani, la rassegna cameristica che Lingotto Musica dedica ai migliori artisti emersi nelle principali competizioni internazionali.
Nel 2023 ha trionfato al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale «Ferruccio Busoni» di Bolzano con una travolgente versione della Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninov aggiudicandosi, oltre al podio, il Premio Arturo Benedetti Michelangeli per l’unanimità del voto della giuria – a quasi trent’anni dall’ultima assegnazione – e il Premio del Pubblico, conquistato grazie a una moltitudine di spettatori online da tutto il mondo.
Arsenii Moon, nato a San Pietroburgo nel 1999, Moon ha iniziato lo studio del pianoforte a sei anni, debuttato con un’orchestra sinfonica alla Filarmonica di San Pietroburgo a dieci e tenuto il suo primo recital alla Mozarthaus di Vienna a tredici. Dal 2019 vive a New York, dove continua a perfezionarsi alla Juilliard School sotto la guida di Sergei Babayan.
Con numerosi riconoscimenti alle spalle, fra cui il Primo premio all’Horowitz Competition in Ucraina, all’Arthur Rubinstein in Memoriam Competition in Polonia e al Concours de Saint-Priest in Francia, il Secondo premio al Cliburn Junior Competition negli Stati Uniti e il Premio Tabor al Verbier Festival, è stato insignito del Premio del Governo della Città di San Pietroburgo e del Premio Yuri Temirkanov nel 2016.
Come solista ha collaborato con importanti orchestre russe e direttori quali Valery Gergiev, Stanislav Kochanovsky, Mark Russell Smith, Mei-Ann Chen e Ian Hobson. Dal 2022 ad oggi ha suonato in molte città americane ed europee come il Krannert Center all’Università dell’Illinois e la Salle Cortot di Parigi, è stato invitato da Radio France in recital e si è esibito a Strasburgo, Lussemburgo e Bruxelles.
Talento prodigioso che alla tecnica indiscutibile associa un’innata musicalità che poggia su una vasta gamma di colori, Moon esegue in apertura il Preludio corale Nun komm, der Heiden Heiland (Vieni ora Salvatore delle genti) in sol minore per pianoforte che Ferruccio Busoni trascrisse nel 1898 dal Corale per organo BWV 659 di Johann Sebastian Bach.
Seguono tre Mazurche di Fryderyk Chopin (dalle raccolte op. 6 e op. 17), piccole e intime rievocazioni del folclore musicale polacco, e la Barcarola op. 60, creazione fra le più geniali dell’autore che riporta alla mente i canti dei gondolieri veneziani. Chiudono la serata i tre brani di Gaspard de la nuit di Maurice Ravel, capolavoro della letteratura pianistica del primo Novecento ispirato ai poemetti gotici del visionario letterato francese Aloysius Bertrand, e la Rapsodia ungherese in do diesis minore n. 2 S 244 di Franz Liszt, pagina di grande effetto per lo sfavillante virtuosismo che riproduce le sonorità delle piccole orchestre zigane itineranti.