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La Mostra su Corrado Porchietti alla sala mostre dell’Associazione Lucana Carlo Levi e della Fondazione Giorgio Amendola

«Un segno che accentua il dinamismo interno della composizione. Una visione emozionale tormentata e mai approssimata. Una predominanza di accostamenti cromatici accesi. Una costruzione architettonica rigorosa». Sono le cifre stilistiche ricorrenti, secondo Annamaria Chiara Donini, della lunga e variegata produzione artistica di Corrado Porchietti, classe ’50, saviglianese di nascita e torinese d’adozione.

La mostra retrospettiva delle sue opere, curata dal critico Pino Mantovani e aperta gratuitamente al pubblico, sarà ospitata dal 21 aprile al 10 maggio 2022 nella sala mostre dell’Associazione Lucana Carlo Levi e della Fondazione Giorgio Amendola, in via Tollegno 52 a Torino, e dal 4 al 27 maggio 2022 presso il Circolo degli Artisti di Torino “Giardiniera Reale”, in corso San Maurizio 6 a Torino.

L’esposizione propone 24 lavori (alcuni dei quali di grandi dimensioni come la “Porchietteria”, un trittico di tre metri e sessanta di base per due di altezza) che tracciano le differenti stagioni dell’artista, il cui linguaggio figurativo – sempre in bilico tra commedia e tragedia, carico di colore come cifra stilistica della narrazione – si è affinato con gli studi all’Accademia di Belle Arti di Torino e alla scuola del maestro Piero Martina, ispirandosi ai modelli di Francesco Casorati e Nino Aimone.

Dalla prefazione di Annamaria Chiara Donini

«Senza la finzione e il suo sforzo creativo, il mondo sprofonda in un’opacità indifferenziata, precipita su un piano inanimato, si blocca su uno sfondo inespressivo senza parola. L’unico modo per sentirne la vita pulsante e il senso implicito che lo vivifica è quello di dargli un abito estetico e di consegnarlo alla verosimiglianza del racconto. Lo sa bene l’arte che di questo gioco narrativo è maestra e artefice, che tradisce nel gesto originario del possibile, sempre nuovamente ripetuto, l’intenzione veemente del conoscere. Lo sa bene Corrado Porchietti che accosta quel gesto alla potenza dell’ironia, all’astuzia di uno sguardo che, fingendosi ingenuo e inconsapevole, dissimula il quadro convenzionale che ospita gli oggetti, smaschera i suoi infingimenti e li colloca entro il quadro di un’altra realtà, un’altra simulazione, ma ora non conciliata e scontrosa, scomoda e irritante».

Opere in mostra

1 – Il guerriero innamorato – 1979 – acrilico su tela – 120×170 cm
2 – Un interno – 1984 – acrilico su tela – 100×150 cm
3 – Il lago – 1986 – tecnica mista su tela – 180×150 cm
4 – La casa sul lago – 1986 – tecnica mista – 160×150 cm
5 – Il torrente giallo – 1986 – tecnica mista su tela – 180×150 cm
6 – La borgata – 1986 – tecnica mista su tela – 150×170 cm
7 – Il bosco – 1992 – tecnica mista su tela – 150×100 cm
8 – L’artista soldato – 1994 – acrilico su tela – 110×120 cm
9 – Assassinio sul divano rosso – 1993 – acrilico su tela – 120×110 cm
10 – Arlecchina assassina – 1993 – tecnica mista su tela – 120×110 cm
11 – Il retrobottega del gallerista Weber – 2006 – acrilico su tela – 150×150 cm
12 – Il salottino buono – 2008 – acrilico su tela – 200×150 cm
13 – Ritratto di donna non identificata – 2008 – tecnica mista su tela – 150×200 cm
14 – Il presepio – 2009 – tecnica mista su tela – 150×200 cm
15 – Tza yang la pianista del piano bar – 2013 – tecnica mista su tela – 110×120 cm
16 – Il porto di Kaohtsiung, per la mia Weì – 2017 – acrilico su tela – 120×110 cm
17 – Il giardino magico – 2017 – acrilico su tela – 120×110 cm
18 – L’isola – 2018 – acrilico su tela – 120×110 cm
19 – La mia piccola rondine – 2019 – acrilico su tela – 120×110 cm
20 – Il castello della mia piccola rondine – 2019 – acrilico su tela – 120×110 cm
21 – Isola in isola – 2022 – acrilico su tela – 120×110 cm
22 – Isola prigioniera – 2022 – acrilico su tela – 120×110 cm
23 – La conquista – 2022 – acrilico su tela – 120×110 cm
24 – La struttura 2 – 2022 – acrilico su tela – 120×110 cm

Ufficio stampa c/o Inspire Communicatio

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