Memoria e Accoglienza
Memoria e Accoglienza
Usseglio, Museo Civico Alpino ”Arnaldo Tazzetti”
6 Luglio – 1° Settembre 2024
Inaugurazione Sabato 6 luglio ore 16.00
Lemie, Ex Confraternità del Ss. Nome di Gesù
20 Luglio – 1° Settembre 2024
Inaugurazione Sabato 20 luglio ore 16.00
Torino, Archivio di Stato di Torino – Sezione Corte (Piazza Castello) 28 Settembre – 27 Ottobre 2024
Il Museo Tazzetti celebra i suoi primi 20 anni con una mostra temporanea dedicata a un argomento che ci interroga sul nostro modo di vedere il fenomeno dell’immigrazione attuale.
Si parte con il fare memoria delle storiche emigrazioni di tanti italiani all’interno del nostro stesso Paese e verso mete più lontane, per arrivare alle esperienze recenti di accoglienza dei migranti, con un riferimento particolare alle esperienze delle Valli di Lanzo.
La mostra si articola in tre sedi e in due fasi successive: la prima a luglio e agosto nei musei di Usseglio e Lemie, per poi approdare in autunno a Torino, nell’Archivio di Stato in Piazza Castello, con un allestimento rivisitato per adattarlo all’eterogeneo pubblico cittadino.
La mostra espone una ricca collezione di fotografie, oltre a testi descrittivi, filmati e documenti della storia locale messi a disposizione da persone del luogo, che narrano le migrazioni degli italiani e dei valligiani a fine ‘800 e inizio ‘900, fino alle odierne immigrazioni dall’Africa e dall’Asia.
Le immagini sono state scelte e in parte scattate da Mauro Vallinotto, in collaborazione con il figlio Lorenzo, in Italia e in varie parti del mondo, curatori della mostra insieme ad Alberto Tazzetti. Il Museo di Usseglio ospita la parte di mostra riferita al passato, con immagini storiche in bianco e nero e color seppia per quelle riferite alla storia locale, come ad esempio le foto delle grandi partenze di circa cento anni fa dal porto di Genova e quelle degli arrivi a Ellis Island nella baia di New York, accanto alle immagini dei valligiani che si sono spinti in Argentina, in Algeria, nello Utah, in California e in Francia per cercare lavoro, soprattutto in miniera gli uomini e nelle fabbriche tessili le donne.
A Lemie, invece, il tema è rivolto di più all’oggi con fotografie a colori che rivelano la complessità e la drammaticità dell’esperienza migratoria contemporanea, ma anche la voglia di farcela, documentata dalle fotografie scattate da Mauro Vallinotto ad alcuni dei migranti ospitati al loro arrivo nelle Valli di Lanzo ed ora protagonisti di belle storie di integrazione.
Nella sezione di Usseglio sono esposte anche due sculture di Gabriele Garbolino Rù. Quella più recente intitolata Grano nuovo, realizzata proprio per la mostra, interpreta i temi del dover partire, dell’ac coglienza e dell’integrazione attraverso alcune parole incise sul basamento in lingue diverse, come lette o scritte da una bimba accovacciata, simbolo di speranza nel futuro. Dopo la mostra di Usseglio, la scultura sarà esposta anche a Torino, quindi sarà collocata definitivamente a Lemie, il Comune che ha accolto il maggior numero di migranti inviati in Valle di Viù, in segno di riconoscenza per l’accoglienza dimostrata.
Completa la mostra un catalogo con le fotografie esposte e riflessioni di noti economisti, studiosi e gior nalisti, tra cui Mario Deaglio, Domenico Quirico, Giuseppe Russo e Giuseppe Mendicino, che da anni si occupano del fenomeno dell’immigrazione in Europa e dei suoi risvolti nella società occidentale.
A Usseglio, nel periodo di luglio e agosto, vi saranno degli incontri di approfondimento sul tema. In terverranno alcuni esperti dell’Università di Torino quali Eugenio Goria con la presentazione del suo documentario sul piemontese parlato in Argentina e Davide Donatiello con uno studio sulle recenti mi grazioni nelle Valli di Lanzo, e gli studiosi Giancarlo Chiarle e Adriano Olivetti che illustreranno le loro ricerche sulle migrazioni storiche dei valligiani, confluite nel convegno del 2021, Storie di migranti degli ultimi due secoli organizzato dalla Società Storica delle Valli di Lanzo.