Il progetto PoSalvaMare: ecco come ridurre e recuperare i rifiuti plastici nei fiumi del distretto del Po

4 Aprile 2025 – La presentazione ufficiale del progetto PoSalvaMare per la riduzione e il recupero di plastic litter nei corsi d’acqua del distretto del Po, che si è tenuta oggi presso Edit Porto Urbano a Torino, porta con sé una sfida ambiziosa e condivisa tra i partner che ne promuovono convintamente la realizzazione.
Secondo UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) infatti circa l’80% dei rifiuti marini proviene da fonti terrestri e i più recenti studi indicano chiaramente che i fiumi rappresentano una delle vie principali per il trasporto degli inquinanti verso il mare.
Per questa ragione l’azione concreta e la collaborazione fattiva tra istituzioni, portatori di interesse e comunità si è fatta sempre più inderogabile e deve essere in grado di superare gli ostacoli che a volte gli articolati e prolungati iter di competenza comportano per risolvere le criticità più evidenti.
L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, capofila del progetto PoSalvaMare, ha avviato già da alcuni anni progetti mirati volti al monitoraggio dei quantitativi di macro e micro plastiche nel Grande Fiume ma, per migliorare la qualità delle acque nell’intero bacino in periodo di mutamento climatico globale – riducendo così l’impatto dei rifiuti sulla risorsa fondamentale per habitat, biodiversità e colture di pregio del Made in Italy – occorre rafforzare quello che gli Enti preposti già fanno, attraverso un impegno collettivo e proficuo da parte di coloro che hanno la capacità funzionale di intervenire anche grazie a linee-guida comuni e a strumenti tecnologici (smart-cam, barriere galleggianti “cattura-plastica”, monitoraggi satellitari) lungo l’asta fluviale, nei territori di Piemonte (Casale Monferrato, Torino), Lombardia (Casarile, Garbagnate Milanese, Paderno Dugnano, Castelnuovo Bocca d’Adda), Emilia-Romagna (Monticelli d’Ongina) e Veneto (Ficarolo, Legnago, Adria).
Oltre a questo, una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza in linea con i principi della Legge 60/22, la cosiddetta Legge Salvamare, anche attraverso collaudate pratiche di raccolta come dimostrato in questi anni dalle associazioni Plastic Free e Legambiente.
Il progetto PoSalvaMare, che appoggia la EU Mission Restore our Ocean and Waters by 2030, è finanziato dalle risorse che il MASE ha messo disposizione di tutte le Autorità di bacino distrettuali nazionali e vede direttamente coinvolti per il distretto idrografico del fiume Po ADBPO, Università degli Studi di Padova, Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, Legambiente, Plastic Free, Achab, AIPo e Infrastrutture Venete, con il patrocinio e collaborazione delle Riserve MaB UNESCO presenti lungo il fiume Po, oggi rappresentate da Collina Po e Po Grande.
Le dichiarazioni
Fernanda Moroni, dirigente Pianificazione e gestione acque ADBPO: “L’avvio di PoSalvaMare rappresenta, sia per l’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, capofila del progetto, sia per tutti i partner che ci coadiuvano e che ringraziamo, una importantissima opportunità per ragionare insieme sulle criticità legate al river litter e sulle possibilità di miglioramento della qualità delle acque superficiali attraverso mirati approfondimenti conoscitivi e azioni concrete per evitare che le macro e le microplastiche arrivino al mare Adriatico. Il contributo concreto del MASE, di cui ADBPO è la naturale emanazione istituzionale, ci consente di intervenire direttamente anche in termini di sensibilizzazione dei cittadini contro l’abbandono dei rifiuti plastici e, al contempo, di rafforzare la visione di bacino per prendersi cura del Po, in maniera inclusiva, coinvolgendo i comuni delle riserve MaB Unesco presenti lungo il Grande Fiume”.
Luca De Gaetano, presidente e fondatore di Plastic Free Onlus: “Il progetto PoSalvaMare rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, ricerca scientifica e cittadinanza attiva. Difendere il Po significa difendere i territori che il fiume lambisce lungo il suo corso, così come il mare Adriatico in cui sfocia. Come Plastic Free siamo orgogliosi di contribuire con la nostra rete di volontari: nelle raccolte organizzate sul delta del Po ci troviamo ogni volta a rimuovere centinaia di chili di plastica e rifiuti, segno tangibile dell’urgenza di agire”.
Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente: “Come esplicita il nome di questo progetto, Il Po può contribuire a salvare il mare. Un nostro recente studio sul River Litter, pubblicato con Ispra sulla rivista scientifica Environmental Science and Pollution Research, ha conteggiato oltre 15mila rifiuti su aree delimitate delle sponde di 16 fiumi in Italia, tra cui il Po. Una media di 457 oggetti ogni 100 metri di sponda. Un dato preoccupante sia per i fiumi che per il mare, dove poi finisce gran parte dei rifiuti, che ci spinge ad impegnarci sempre più per tutelare gli ecosistemi fluviali e marini, collaborando con enti e associazioni e coinvolgendo numerosi cittadini in attività di Citizen science”.
Valeria Chinaglia, direttore generale del Consorzio Di Bonifica Est – Ticino Villoresi: “I canali del Consorzio Est Ticino Villoresi attraversano il territorio più densamente urbanizzato della Regione e sono molto frequentati da ciclisti e pedoni, che cercano relax e spazi verdi per fuggire dal caos cittadino. Come in tutti i luoghi molto frequentati, è purtroppo molto diffuso l’abbandono di rifiuti urbani e di plastiche. L’accumulo di plastica nei canali può costituire un problema, sia per la qualità delle acque destinate alla produzione agricola, sia per il loro deflusso, soprattutto laddove i canali attraversano con sifoni interrati strade e ferrovie. Grazie al progetto ‘PoSalvaMare’ e alla collaborazione con l’Autorità di Bacino del Po, il Consorzio ETVilloresi installerà due barriere galleggianti sul Canale Villoresi, a Garbagnate Milanese e a Paderno Dugnano: due punti particolarmente critici per l’accumulo di rifiuti in cui saranno raccolte e recuperate le plastiche, migliorando così la qualità e il deflusso delle acque irrigue.”.
Il progetto PoSalvaMare in sintesi
La plastica: nel fiume e dal fiume
Secondo l’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente), circa l’80% dei rifiuti marini proviene da fonti terrestri. Studi recenti indicano che i fiumi rappresentano una delle principali vie di trasporto di questi rifiuti verso il mare: ogni anno vengono riversate nei mari e negli oceani 1,15-2,41 milioni di tonnellate di plastica, il 90% della plastica oceanica proviene da soli 10 grandi fiumi, presenti soprattutto nei Paesi orientali.
Il progetto MAPP, portato a termine dall’ADBPO in collaborazione con diversi partner, tra il 2021 e il 2022, ha fornito dati concreti sulla quantità e distribuzione della plastica nel fiume.
L’analisi dei dati raccolti nel progetto MAPP ha evidenziato che:
- il 65% dei rifiuti flottanti ha dimensioni che rientrano nella categoria 2,5-10 cm, il 20% dei rifiuti ha dimensioni 10-20 cm e solo il 15% degli oggetti supera i 20 cm,
- il 75% dei rifiuti accumulati lungo le rive si trova in zone con vegetazione densa, la quale avrebbe un ruolo nel grado di trattenimento dei rifiuti nei vari loci,
- i materiali plastici costituiscono circa il 78% del totale dei rifiuti rinvenuti lungo le rive,
- la distribuzione dimensionale dei rifiuti lungo le sponde segue un andamento simile a quello dei rifiuti galleggianti, con una predominanza di frammenti di piccole e medie dimensioni (2,5-20 cm).
Progetto PoSalvaMare
Tutela dalla plastica nel bacino del Po e del Canalbianco
Il Progetto Po SalvaMare, le cui attività sono in linea con quanto definito dalla Legge 60/2022 (Legge Salvamare), rappresenta un passo concreto nella lotta contro l’inquinamento da plastica nei fiumi italiani, con un approccio basato su: raccolta, prevenzione, informazione e coinvolgimento della comunità.
Grazie alla collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini, infatti, il progetto punta a ridurre significativamente il river litter e a promuovere pratiche sostenibili per la gestione dei rifiuti plastici.
Il Progetto PoSalvaMare nasce dall’impegno dell’ADBPO con l’obiettivo generale di migliorare la qualità delle acque del bacino del Po e del Canalbianco, riducendo la quantità di rifiuti plastici trasportati fino al Mar Adriatico.
Per raggiungere questi risultati, il progetto contempla:
Azioni su piani diversi
- Collaborazione con partner tecnici e scientifici specializzati nello sviluppo di ciascuna delle linee di intervento
- Raccolta di rifiuti plastici nei fiumi e lungo le sponde
- Recupero dei rifiuti raccolti in un’ottica di economia circolare
- Campagne di sensibilizzazione, comunicazione ed educazione rivolte a cittadini e ragazzi delle scuole.
- Monitoraggio della distribuzione dei rifiuti plastici nei fiumi e nelle zone di accumulo
Tre linee principali di intervento
1 – Interventi strutturali
- Acquisizione e utilizzo di dati satellitari per mappare le aree di accumulo della plastica
- Installazione di smart camera per il monitoraggio del plastic litter nei fiumi
- Installazione di barriere galleggianti per trattenere i rifiuti flottanti.
2 – Campagne di raccolta e gestione rifiuti
- Organizzazione e realizzazione delle campagne di raccolta dei rifiuti plastici sul territorio e lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti raccolti
- Definizione delle procedure standardizzate di gestione del river litter.
3 – Comunicazione ed educazione
- Realizzazione di strumenti adatti a rendere efficaci le comunicazioni tra gli stakeholder di progetto
- Realizzazione di una piattaforma online formativa dedicata agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio
- Produzione di materiale informativo per sensibilizzare e informare cittadini e popolazione scolastica.
Partner e ruoli
Dipartimento di Geoscienze dell’Università degli Studi di Padova
Coordinamento scientifico degli interventi strutturali utili all’identificazione delle zone di
accumulo di plastic litter.
- Installazione di smart camera, lettura ed elaborazione dei dati
- Acquisizione ed elaborazione di dati satellitari
Plastic Free e Legambiente
- Progettazione e realizzazione delle campagne di raccolta di plastic litter.
- Coordinamento con le Amministrazioni sedi delle raccolte
- Promozione delle campagne di raccolta sui loro canali
- Collaborazione con le multiutility competenti per la gestione dei rifiuti raccolti.
Consorzio Est Ticino Villoresi
Ente pubblico economico esperto in gestione acqua, irrigazione, bonifica, manutenzione,
sicurezza.
- Installazione di due barriere galleggianti sul territorio per la raccolta del plastic litter flottante
Achab Srl
Società certificata B Corp esperta in ideazione, progettazione, coordinamento e
realizzazione di progetti di comunicazione ed educazione ambientale, di materiali e video sui
temi della sostenibilità e di eventi educativi sui temi del rispetto dell’uomo e dell’ambiente.
- Supporto nell’organizzazione e coordinamento di varie fasi legate all’avvio e alla divulgazione del progetto
- Copy, ideazione e realizzazione grafica dei materiali di comunicazione rivolti a tutti i target
AIPO e Infrastrutture Venete
AIPO e Infrastrutture Venete nell’ambito delle proprie funzioni di gestione e manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di navigazione interna, rispettivamente del fiume Po e del Canalbianco collaborano alla progettazione e realizzazione delle campagne di raccolta del plastic litter.