“Il ritorno di Maciste”, una proiezione esclusiva al Cinema Massimo
Il Museo Nazionale del Cinema celebra il suo storico legame con il personaggio di Bartolomeo Pagano, eroe per eccellenza del cinema muto, con la proiezione esclusiva del documentario “Il ritorno di Maciste”, diretto da Maurizio Sciarra e prodotto da Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e con il contributo di MIC, FCTP e Regione Piemonte.
Protagonista dei memorabilia più iconici delle collezioni del Museo, è certo che Maciste, il giovane dalla forza sovraumana che coi suoi muscoli e il suo animo buono protegge l’umanità dal male, fosse l’emblema dell’uomo invincibile, un modello di giustizia e coraggio a cui aspirare.
Meno chiare invece sono le origini e la storia dell’alter ego del personaggio, il portuale genovese Bartolomeo Pagano, il quale vide la sua vita trasformata in seguito al casuale e fortuito incontro col regista Giovanni Pastrone che lo scelse per interpretare la parte del forzuto.
In questo film, che sfuma i confini tra realtà e finzione, il pretesto narrativo è una proiezione di Cabiria organizzata dal critico Steve Della Casa, al termine della quale il personaggio di Maciste esce dallo schermo e prende vita nel mondo reale, ricostruendo, insieme al critico e con l’aiuto di autorevoli esperti, i ricordi e i luoghi del passato di Maciste, costretto a confrontarsi con un mondo – quello contemporaneo – che sembra averlo dimenticato.
La storia di Bartolomeo Pagano è intreccio di diversi racconti – afferma il regista Maurizio Sciarra – del primo cinema muto italiano, quello che con Pastrone inventa nuove tecniche (il carrello, per esempio) e nuovi linguaggi, è storia dei primi “film sui film”, come dimostrano le pellicole della Itala Film che uniscono con leggerezza la messa in scena della macchina cinema al racconto vero e proprio, intrecciando i due piani con ironia e modernità.
Ma è storia di un’Italia che scopre la nascita della grande industria e che permette l’affermarsi della prima “dittatura di massa”, la quale ricerca eroi e sentimenti che la rappresentino. È storia di “un uomo qualunque”, che viene strappato al pesante lavoro del porto e diviene simbolo della forza a servizio della giustizia sociale.
La proiezione del 14 aprile alle ore 20:30 al Cinema Massimo sarà introdotta dal regista Maurizio Sciarra, da Giuseppe Abbagnale, interprete di Maciste, da Steve Della Casa e da Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema.