È venerdì sera, quando due pattuglie delle volanti, vengono avvertite di un’intrusione di tre soggetti all’interno dell’isola ecologica di via Arbe.
Secondo quanto spiegato, con gli uomini ancora all’interno, gli agenti, bloccano l’entrata principale dello stabilimento e il retro di quest’ultimo per coprire un eventuale fuga.
In base a quanto appurato, così accade che i tre cittadini rumeni di 29, 20 e 19 anni, vedendosi braccati dai poliziotti, avrebbero tentato la fuga dalla recinzione posteriore dell’impianto, dove ad aspettarli, si trova un’altra pattuglia.
Numerosi gli oggetti prelevati dai giovani tra i quali 10 cellulari, 2 computer, e diverse attrezzature da lavoro: trapani, martelli pneumatici e avvitatori. I tre si sarebbero impossessati anche di diversi strumenti informatici e musicale. Pur essendo materiali di scarto, se riparati, avrebbero avuto un buon profitto, sul mercato nero. A carico del 29enne diversi precedenti di Polizia contro il patrimonio, tra i quali, un arresto nel medesimo stabilimento cinque anni fa. I tre sono stati arrestati per tentato furto in concorso.