Spagna – Italia 7 a 6 Confederations Cup 2013, comunque grande la prova degli Azzurri
Un match decisamente differente rispetto a quello della finale degli Europei dello scorso anno. Nessuna supremazia schiacciante e nessuna figuraccia. L’Italia c’è ed anche senza Balotelli dimostra di poter far paura a chiunque, anche alla Spagna pluricampione europea e Campione del Mondo. I rigori decidono la sfida; il verdetto è uno solo: Spagna alla finalissima.
Sono le 19.30 circa quando le agenzie battono la notizia della tragica morte di Stefano Borgonovo. Il 49enne, con un passato al Milan, alla Fiorentina ed al Como, era affetto da Sla dal 2008. Giocatore di ottimo livello, è stato un fuoriclasse nella forza d’animo, nella volontà e nel coraggio con cui ha cercato di combattere la malattia che lo ha colpito. Alla sua famiglia vanno le condoglianze della redazione di CronacaTorino.it.
La brutta notizia arriva anche in Brasile, dove l’Italia di Prandelli si appresta a giocare la Semifinale della Confederations Cup contro la Spagna. Azzurri con il lutto al braccio, ma il minuto di silenzio non viene concesso dalla FIFA. Prandelli si affida a Buffon in porta ed alla difesa a tre con Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo dentro Maggio e Giaccherini sulle fasce con Pirlo e De Rossi in mezzo. Davanti, dietro a Gilardino, spazio per Marchisio e Candreva.
Del Bosque, invece, dà fiducia a Fernando Torres in avanti. L’attaccante del Chelsea sarà supportato da Iniesta, Pedro e David Silva. Mediana con Xavi e Busquets. In porta capitan Casillas; difesa con Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos e Jordi Alba.
Primo brivido per gli Azzurri dopo centodieci secondi: diverse triangolazioni portano Pedro ad andare alla conclusione dal limite dell’area. Sfera che sfila il palo alla destra di Buffon.
La risposta degli Azzurri non si lascia attendere: al 3’ contropiede avviato da De Rossi e palla che, via Gilardino, arriva a Giaccherini. L’esterno bianconero cerca il tiro a giro dalla sinistra dell’area di rigore: sfera ampiamente a lato.
Al 14’ bella trama offensiva dell’Italia con Candreva che serve Maggio. L’esterno del Napoli mette in mezzo per Gilardino che, di destro, gira verso Casillas, ma manda di poco a lato. La punta del Bologna avrebbe potuto e dovuto fare meglio. L’Italia, però, è viva.
Al 16’ Spagna nuovamente in difficoltà: lancio lungo di Chiellini per Maggio che, entrato in area, cerca di superare Casillas con un colpo di testa. L’estremo difensore del Real Madrid, in uscita, allontana la sfera.
Passano sessanta secondi ed è De Rossi, sugli sviluppi di una punizione battuta da Pirlo, a creare scompiglio nella retroguardia delle Furie Rosse. Colpo di testa a lato. Subito dopo, sempre di testa, ci prova Marchisio. Ancora sfera a lato.
Dopo la fiammata della selezione guidata da Prandelli, la partita entra in una fase di stand-by. La Spagna si riordina e prova ad orchestrare la sua classica e distintiva manovra.
E’ sempre l’Italia a ravvivare il match: è il 36’ quando Giaccherini entra in area dalla sinistra e crossa in mezzo per Maggio che, di testa, non riesce a superare Casillas. Che occasione per l’esterno del Napoli.
Non solo Maggio. Anche Fernando Torres, un minuto dopo, sbaglia un gol già fatto. Dal limite dell’area elude l’intervento di Barzagli e conclude alla sinistra di Buffon. Sfera che lambisce il palo e termina a lato.
Al 42’ azione travolgente dell’Italia: Giaccherini prima e De Rossi poi vanno alla conclusione, ma in entrambi i casi la stessa viene murata da Casillas. Quella di questa sera è chiaramente la migliore prestazione degli Azzurri alla manifestazione brasiliana.
Al 45’ esatto finisce sullo 0 a 0 il primo tempo. Una frazione di gioco ampiamente dominata dagli Azzurri che possono tranquillamente recriminare per non essere riusciti a passare in vantaggio contro una Spagna dal possesso di palla sterile e dalle verticalizzazioni imprecise, ad eccezione di quella che ha portato Fernando Torres davanti a Buffon al 37’.
La ripresa si apre subito con un cambio: Prandelli è costretto a rinunciare a Barzagli ed inserisce Montolivo. De Rossi viene dirottato come difensore centrale.
Al 48’ percussione centrale di Iniesta che, dall’area piccola, non inquadra la porta e manda ampiamente a lato. Al 52’ primo cambio anche per la Spagna: dentro Jesus Navas al posto di David Silva.
Al 57’ si fa vedere il neo entrato centrocampista del Siviglia: il suo tiro, però, non impensierisce particolarmente Buffon. Al 63’ seconda accelerazione della ripresa per Iniesta che si libera di Montolivo e di Bonucci prima di concludere, malamente, a lato.
Al 64’ primo ammonito del match: l’inglese Webb sventola il cartellino a De Rossi. Al 68’ Azzurri pericolosi con Maggio che, dalla destra, cerca e trova Marchisio. Il tiro del centrocampista juventino viene deviato in angolo da Piquè.
Al 72’ buon colpo di testa di Chiellini su corner battuto da Pirlo. Palla che sorvola la traversa e che si spegne sulla parte alta della porta difesa da Casillas.
Al 73’ clamoroso gol fallito da Pedro che, lasciato tutto solo da Maggio, si emoziona quando si vede arrivare davanti Buffon.
Del Bosque non è soddisfatto del pacchetto offensivo e decide di inserire Juan Mata, richiamando in panchina proprio Pedro. Prandelli risponde mandando in campo Aquilani per Marchisio.
All’84’ occasionissima per Piquè che manda incredibilmente sopra la traversa un rigore in movimento dopo un bel contropiede orchestrato da Fernando Torres. Che rischio per la difesa Azzurra.
Nei minuti finali non succede molto altro. Dopo i novanta minuti di tempo regolamentare, il tabellino è ancora fermo sullo 0 a 0. Stanchezza per entrambe le squadre, ma che soddisfazione aver messo così in difficoltà le Furie Rosse. Siamo ancora in partita. Migliori in campo, almeno fino ad ora, Maggio e Candreva.
Il primo tempo supplementare inizia subito con un cambio: dentro la freschezza atletica di Giovinco e fuori uno stanco Gilardino. Con questa sostituzione Prandelli esaurisce i cambi; nessuna chance per El Shaarawi.
Il primo squillo arriva al 91’ e porta la firma di Jesus Navas. La sforbiciata del talento del Siviglia è centrale e viene bloccata in due tempi da Buffon.
Pronta la risposta dell’Italia: è il 94’ quando Candreva va via sulla destra e mette in mezzo per Giaccherini che, di prima intenzione, va al tiro. Palo pieno per lui. Del Bosque si copre ed inserisce Javi Martinez al posto di Fernando Torres. La Spagna è stanca ed è in difficoltà: bisogna approfittarne.
La stanchezza fa salare ogni schema: ora le due squadre si affrontano a viso aperto; al 96’ corner molto pericoloso battuto da Xavi. E’ De Rossi, in scivolata, ad allontanare. Al 98’ percussione di Iniesta ed assist al bacio per Jordi Alba che, di sinistro, non inquadra la porta.
Al 105’ ammonito Piquè che stoppa la palla con la mano nella nostra area di rigore. Nulla di fatto anche in questo primo tempo supplementare, dove si sono visti sprazzi di vera Spagna, anche se l’occasione più pericolosa è il palo di Giaccherini.
Al 108’ ci prova Juan Mata, ma il suo mancino termina a lato. Decisamente più pericolosa la conclusione di Xavi al 114’: Buffon la vede all’ultimo e riesce a smanacciarla sul palo. Estremo difensore bianconero decisivo anche al 116’ sul diagonale di Jesus Navas.
Nulla da fare. Dopo un minuto di recupero Webb fischia la fine anche del secondo tempo supplementare. La semifinale si deciderà ai calci di rigore; fin qui 0 a 0.
Candreva (Italia): GOL
Xavi (Spagna): GOL
Aquilani (Italia): GOL
Iniesta (Spagna): GOL
De Rossi (Italia): GOL
Piquè (Spagna): GOL
Giovinco (Italia): GOL
Sergio Ramos (Spagna): GOL
Pirlo (Italia): GOL
Juan Mata (Spagna): GOL
Montolivo (Italia): GOL
Busquets (Spagna): GOL
Bonucci (Italia): ALTO
Jesus Navas (Spagna): GOL
I calci di rigore consentono alla Spagna di arrivare alla finalissima che si giocherà domenica 30 giugno 2013 alle 24.00 ore italiane. Gli Azzurri, invece, si devono accontentare del 3°-4° posto contro l’Uruguay, sempre domenica ma alle 18.00 ora italiana.
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Matteo Torti
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