Para Ice Hockey, ora è realtà: l’Italia vola alle Paralimpiadi Invernali di Pechino 2022
L’Italia di para ice hockey può festeggiare: la Paralimpiade di Pechino è realtà.
Grazie al quarto successo consecutivo in altrettante uscite, travolgendo per 6-1 il Giappone nel Torneo di Qualificazione ai Giochi e alla successiva vittoria della Slovacchia sulla Norvegia, i ragazzi di Massimo Da Rin si sono guadagnati la quinta partecipazione consecutiva nella rassegna più importante: dal 4 al 13 marzo 2022 andranno a caccia di un grande risultato sul ghiaccio della capitale cinese.
Il primo pensiero dei giocatori italiani è stato tutto per il pioniere, capitano, mentore e poi team leader Andrea Chiarotti che li ha guidati dal cielo. “Per Ciaz” hanno gridato in coro gli azzurri prima e dopo ogni partita.
Questo il commento del coach Massimo Da Rin: “Anche nei momenti difficili, riusciamo sempre a trovare delle risorse. Questa volta avevamo delle defezioni importanti, ma abbiamo visto crescere molto bene i nostri giovani che stanno prendendo in mano la leadership della nostra squadra e ciò è davvero importante anche in chiave futura. Il gruppo è compatto, lo staff ha lavorato bene ed è un mezzo miracolo perché da PyeongChang a oggi ci sono stati cambiamenti, molti giocatori hanno smesso, altri non sappiamo se li recupereremo per Pechino, però quelli che si sono guadagnati la qualificazione sul ghiaccio di Berlino hanno sfoderato una mentalità vincente. Questa è la mia più grande gioia“.
“Questo gruppo formato da veterani e da giovani leve continua a regalarci emozioni uniche e grandi soddisfazioni: abbiamo seguito ogni incontro con trepidazione e i ragazzi non hanno deluso le aspettative dando il massimo in ogni istante di ogni match. Siamo sicuri che la loro determinazione contagerà virtuosamente anche il resto della delegazione che prenderà parte alle prossime Paralimpiadi Invernali. Complimenti alla squadra, al coach Da Rin, a tutto lo staff e alla Federazione – a partire dal Presidente Gios – per questo straordinario risultato“, il commento di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico.
La sfida col Giappone è stata decisa dalle doppiette di Bruno Balossetti (migliore in campo) e Christoph Depaoli, oltre alle marcature di Gigi Rosa e Nils Larch (al 5° centro nel torneo). Domani mattina (ore 11.30) l’ultima partita contro la Norvegia, quasi una passerella visto che l’Italia è già sicura anche del primo posto nella manifestazione, ma c’è da scommettere che i Dahu azzurri venderanno cara la pelle fino alla sirena finale.
Da Rin conferma: “La partita è cominciata con un po’ di nervosismo, semplicemente per la consapevolezza di essere vicini al grande risultato. Poi si è aggiustata e l’abbiamo fatta nostra senza problemi. Domani non conta niente, per cui valuteremo se dare spazio a tutti, però ci teniamo a fare bene. La Norvegia è fuori dai Giochi ed è una cosa pazzesca perché loro avevano sempre partecipato a tutte le edizioni, riuscendo anche a salire sul podio. Un colpo duro, ma gli slovacchi e i tedeschi hanno squadre molto forti e noi siamo sempre lì. Nonostante aver perso dei giocatori e tutto quello che ci è capitato, ce l’abbiamo fatta. È un orgoglio per la nostra Federazione e per tutto il movimento paralimpico italiano di cui il nostro primo tifoso è Luca Pancalli. Insieme a lui c’è il presidente della Fisg Andrea Gios che ci ha sempre sostenuto e che mi lasciato sempre agire in autonomia, avvallando scelte e programmi“.
Guardando verso Pechino, Da Rin rilancia: “Sappiamo benissimo che la Paralimpiade che ci aspetta sarà durissima perché le squadre che ci precedono nel ranking sono molto forti e anche i padroni di casa hanno una formazione davvero ostica. Essere nel gotha del para ice hockey, per la quinta volta consecutiva da Torino 2006 in poi, è un orgoglio per me e per questi ragazzi che ci hanno messo il cuore e l’impegno, riuscendo a tirare fuori sempre qualcosa in più”.