La firma di Luchini-Bosco sul primo round del 23° Suzuki Challenge all’Artugna Race
L’Artugna Race – Baja di Primavera ha aperto la corsa per il 23° Suzuki Challenge con una gara ricca di colpi di scena. Tante le emozioni arrivate dai quattro settori selettivi sugli sterrati della Provincia di Pordenone, tutti concentrati nella giornata di sabato 12 marzo scorso.
Una prima tappa valida per il Campionato Italiano Cross Country Baja 2022 che ha messo subito in evidenza le potenzialità delle vetture firmate Suzuki e degli equipaggi iscritti al trofeo monomarca, quest’anno aperto a tutti i modelli appartenenti alla casa di Hamamatsu. La vittoria per il Suzuki Challenge è andata al detentore del titolo Andrea Luchini con Piero Bosco sul Suzuki New Grand Vitara di Gruppo T2, la categoria riservata ai Veicoli di Serie.
Il successo del driver lucchese prende valore anche guardando alla classifica assoluta del tricolore, dato che Luchini-Bosco si sono piazzati sul terzo gradino del podio assoluto di gara e al secondo posto nella graduatoria di Gruppo T2, per la quale a fine anno verrà assegnato un doppio titolo di Campione d’Italia Piloti e Costruttori. Il piazzamento di Luchini manda subito in quota Suzuki nella corsa ai titoli nazionali. Candidatura che si rafforza anche guardando i risultati degli altri equipaggi sulle vetture del marchio.
Il quarto posto assoluto equivale alla piazza d’onore del Suzuki Challenge per Mauro Cantarello e Federico Lenzi, anche loro a bordo di Grand Vitara. Prestazione ordinata e senza sbavature per il driver rodigino che ha speso i primi settori a riprendere il ritmo per poi mantenersi in scia dei primissimi fino al traguardo. Cantarello-Lenzi hanno chiuso con un distacco complessivo di 2’ da Luchini-Bosco, complice anche una penalità di 1’ inflitta loro a metà gara.
Codecà e Jimny, esordio da applausi
Dopo due conferme di equipaggi già esperti e molto quotati nel tricolore fuoristrada, la sorpresa più grande in casa Suzuki è arrivata dall’esordio assoluto del Jimny. Lo scattante modello da 100cv, tanto apprezzato sul mercato dell’off-road, faceva il suo debutto sulla scena sportiva con un allestimento praticamente originale, di serie, come uscito dalla produzione con l’intenzione di un lancio sperimentale da parte di Suzuki Italia in ottica 2023.
A traghettarlo in questo percorso è stato scelto il re del fuoristrada all’italiana, il pluricampione Lorenzo Codecà con Mauro Toffoli. Eppure il brianzolo è riuscito a sfruttare al massimo le potenzialità del mezzo, impegnato nel Gruppo T2. Passo dopo passo, Codecà ha gestito il Jimny d’esperienza, senza prendere rischi, fino a conquistare il terzo posto per il Challenge e la quinta piazza assoluta di Campionato. Un risultato che va ben oltre ogni aspettativa, almeno per l’esordio, e che lascia presagire ad ampi miglioramenti in vista dei primi ritocchi tecnici sul mezzo per le prossime uscite.
Da sottolineare la prestazione del duo marchigiano formato da Francesco e Giovanni Farina, che oltre al quarto posto per il Challenge ottengono la vittoria di Gruppo TH, la categoria riservata alle vetture con omologazione scaduta. Il loro Vitara si è piazzato in nona posizione assoluta.
Artugna Race agrodolce invece per altri protagonisti annunciati sui mezzi Suzuki. Tra questi il più quotato era quello formato dal driver di Albano Laziale Claudio Petrucci navigato da Stefano Fabiano, che raccoglieva l’eredità del plurititolato Suzuki Grand Vitara ufficiale di Gruppo T1 che ha portato Codecà alla vittoria degli ultimi titoli italiani.
È mancato il feeling nei primi chilometri a Petrucci che, dopo essere partito forte con ottimi parziali nel primo settore è finito nella polvere della vettura che lo precedeva. Così con poca visuale è finito fuori strada nella frazione iniziale. Poi l’esperto pilota romano ha ripreso la sua corsa e segnato anche lo scratch nella power stage che, insieme all’undicesima posizione assoluta, gli permette comunque di piazzarsi guadagnare punti utili per la classifica generale del Challenge.
Può rammaricarsi per qualche errore di troppo Emilio Ferroni in coppia con Daniele Fiorini alla guida, anche loro a bordo del Prototipo. Il modenese ha aperto il Baja di Primavera con il miglior crono, ripetuto anche all’ultimo tratto. In mezzo però Ferroni è incorso in una serie di infrazioni, nelle zone a velocità controllata del percorso, che gli hanno causato un totale di ben 21’ complessivi di penalità. Rimane comunque una prestazione maiuscola che, numeri alla mano, senza penalità, gli avrebbe permesso di aggiudicarsi la gara invece di doversi accontentare della nona posizione.
Trasferta sfortunata anche per Alfio Bordonaro, pilota pluripremiato tra i veicoli di serie, allo start del campionato su Grand Vitara insieme a Roberto Briani. Il pilota catanese aveva piazzato il miglior crono per il Gruppo T2 nel settore iniziale prima di venire rallentato da una noia elettrica. Al rientro sulla prova è ripartito con la stessa inerzia e ha recuperato ben 40’’ dai leader di categoria. Poi, a 8 chilometri dal traguardo, un guaio meccanico ha messo definitivamente fine alla loro rincorsa verso la vittoria e lasciato campo aperto al recupero in extremis proprio da parte di Luchini-Bosco.
Ora il Suzuki Challenge proseguirà il suo percorso in affiancamento al Campionato Italiano Cross Country per un totale di sei appuntamenti stagionali. Il prossimo round è atteso al Rally Adriatico, che si disputerà ad Urbino nel weekend dal 13 al 15 maggio.
CALENDARIO 23° SUZUKI CHALLENGE: Italian Baja di Primavera (11-13 marzo); Baja Rally Adriatico (13-15 maggio); Greek Baja (26-28 maggio); Italian Baja 1° Tappa (7-10 luglio); Italian Baja 2° Tappa (7-10 luglio); Baja Vermentino Terre di Gallura (17-18 settembre); Baja Valtiberina Crete Senesi (13-15 ottobre)
CLASSIFICA 23° SUZUKI CHALLENGE: 1. LUCHINI Andrea 29pt; 2. CANTARELLO Mauro 22pt; 3. CODECA’ Lorenzo 15pt; 4. PETRUCCI Claudio 12pt; 5. FERRONI Emilio 11pt; 6. FARINA Giovanni 10pt; 7. MORRA Gianluca 8pt; 8. LELLI Samuele 5pt