PGA Tour: Manassero e F. Molinari al The American Express
DP World Tour: Dubai Desert Classic con Migliozzi, Laporta e Pavan
Inizia l’avventura statunitense di Matteo Manassero e prosegue quella di Francesco Molinari. I due azzurri prendono parte al The American Express, evento del PGA Tour in programma dal 16 al 19 gennaio a La Quinta, in California.
Difende il titolo Nick Dunlap, 21enne di Huntsville (Alabama) che lo scorso anno è divenuto il solo giocatore capace di imporsi nella gara da dilettante, con la prerogativa di essere l’unico nella categoria, insieme a Tiger Woods, ad aver conquistato l’US Junior Amateur e l’US Amateur. Unica differenza, Tiger ha vinto per tre anni di fila entrambi i tornei. Passato quasi subito tra i pro, Dunlap ha poi concesso il bis nel Barracuda Championship (formula stableford modificata), ma successivamente solo in due occasioni è tornato tra i top ten, l’ultima la scorsa settimana nel Sony Open alle Hawaii (decimo).
Nel field 20 giocatori tra i primi 50 della classifica mondiale tra i quali calamita l’attenzione Wyndham Clark (n. 7), ma si attendono buone cose anche da Patrick Cantlay (n. 12), Billy Horschel (n. 16), Sam Burns (n. 20), Justin Thomas (n. 21), terzo lo scorso anno, e dal coreano Sungjae Im (n. 19). Senza dimenticare Brian Harman, i canadesi Adam Hadwin e Nick Taylor, a segno nel Sony Open, il colombiano Nico Echevarria, in crescita e secondo dopo playoff domenica scorsa, il coreano Si-woo Kim, vincitore nel 2021, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, runner up nel 2024, e tre atleti che, come Manassero, hanno ottenuto una delle dieci ‘carte’ per il circuito assegnate ai primi non altrimenti esenti nell’ordine di merito del DP World Tour: lo svedese Jesper Svensson, il francese Antoine Rozner e il giapponese Rikuya Hoshino.
La manifestazione si svolge con formula pro-am e per tre round i concorrenti giocheranno insieme agli amateur alternandosi sui percorsi del PGA West Pete Dye Stadium Course, del PGA West Nicklaus Tournament Course e del La Quinta Country Club. Poi i primi 65 pro in graduatoria e i pari merito al 65° posto termineranno il torneo sullo Stadium Course.
Non è un debutto per Manassero, che ha già disputato alcune gare specifiche del circuito fino al 2014 (oltre a quelle comuni a tutti i tour anche successivamente, per un totale complessivo di 38 presenze), con la differenza che ora avrà la possibilità di programmare organicamente la stagione, non affidandosi solo a partecipazioni random. Molinari riparte per la nuova annata con l’obiettivo di riprendere il passo che più gli compete. Per entrambi, poi, l’impegno massimo di entrare nel Team Europe alla prossima Ryder Cup. Il montepremi è di 8.800.000 dollari con prima moneta di 1.584.000 dollari.
La storia del PGA Tour The American Express
Nato nel 1960 come Palm Springs Desert Golf Classic, sulla distanza di 90 buche e vinto da Arnold Palmer, che detiene il record di successi con cinque, l’evento ha poi cambiato denominazione per nove volte.
Dal 1965 al 2011 è stato associato al nome dell’attore Bob Hope (con l’aggiunta di Desert Classic, Classic e Chrysler Classic). Dal 2012, con formula variata a 72 buche, è divenuto Humana Challenge, arrivando alla dizione attuale (dal 2020) dopo quelle di CareerBuilder Challenge e Desert Cassic. Tra i tanti vip partecipanti, gli attori Bing Crosby, Burt Lancaster e Kirk Douglas.
Come detto, il grande Arnold Palmer lo ha fatto suo per cinque volte, mentre tutti gli altri plurivincitori si sono limitati alla doppietta: Billy Casper, John Mahaffey, Corey Pavin, John Cook, Phil Mickleson, Bill Haas, Hudson Swafford, lo spagnolo Jon Rahm e Johnny Miller, il solo a realizzarla consecutiva, cosa non riuscita nemmeno a Palmer.
Oltre a Dunlap e a Im saranno al via altri quattro past winner con scarse possibilità di ripetersi: Jason Dufner (2016), il citato Bill Haas (2010, 2015), il venezuelano Jhonattan Vegas (2011), e Charley Hoffman (2007).
Il torneo su Discovery Plus e su Eurosport 2
Il The American Express sarà trasmesso in diretta su Discovery Plus e su Eurosport 2 con collegamenti dal giovedì 16 gennaio a domenica 19, dalle ore 22 alle ore 1 su entrambe le piattaforme.
DP World Tour: Dubai Desert Classic con Migliozzi, Laporta e Pavan
Seconda gara del trittico negli Emirati Arabi Uniti per il DP World Tour, che dopo la Team Cup, sfida tutta europea in ottica Ryder Cup, propone l’Hero Dubai Desert Classic (16-19 gennaio), primo dei cinque eventi stagionali delle Rolex Series con un montepremi di nove milioni di dollari, dove saranno in campo Guido Migliozzi, Francesco Laporta e Andrea Pavan.
Sul percorso dell’Emirates GC, a Dubai, in un field di alto livello il gran favorito è Rory McIlroy, numero tre mondiale, campione in carica con la doppietta nelle ultime due delle 35 edizioni del torneo e leader nella lista dei plurivincitori con quattro successi (gli altri nel 2009 e 2015).
Il nordirlandese, che ha appena ricevuto il Seve Ballesteros Trophy quale miglior giocatore del DP World Tour 2024, non avrà comunque vita facile nella sua marcia verso il quinto titolo perché al via vi saranno tanti altri campioni a iniziare dal norvegese Viktor Hovland, numero otto del ranking e a segno nel 2022, per proseguire con l’inglese Tommy Fleetwood, ammirato in grande spolvero nella Team Cup, e con il quintetto della LIV Golf guidato dallo spagnolo Jon Rahm e che comprende gli inglesi Tyrrell Hatton e Laurie Canter, il polacco Adrian Meronk e lo statunitense Patrick Reed.
E ancora gli americani Jimmy Walker, vincitore di un Major, e Akshay Bhatia, 22enne di Northridge (California) con due titoli sul PGA Tour, il sudafricano Thriston Lawrence, l’australiano Adam Scott, oltre all’inglese John Parry, leader della Race To Dubai (ordine di merito), agli statunitensi Johannes Veerman e Ryggs Johnston, all’australiano Elvis Smylie e al sudafricano Shaun Norris, ossia i cinque vincitori stagionali.
Sempre ricorrente il tema Ryder Cup (26-28 settembre, Bethpage Black Course, Farmingdale, USA) perché l’inglese Luke Donald, capitano del Team Europe, che sarà al via, oltre a seguire McIlroy, Hatton, Rahm , Hovland e Fleetwood, che non hanno certo bisogno di dimostrare nulla, e altri che sono stati protagonisti a Roma nel 2023, come il danese Nicolai Hojgaard e lo scozzese Robert MacIntyre, potrà comunque osservare nuovamente chi si è messo in evidenza nella Team Cup, come Canter, l’inglese Paul Waring, il nordirlandese Tom McKibbin, in procinto di passare nella Superlega araba, e il francese Romain Langasque, ottimo in doppio con Matthieu Pavon, assente nell’occasione.
Alla vigilia della gara Edoardo Molinari, confermato vice capitano europeo per il match di Farmingdale, ha fatto considerazioni sul campo, definendo le buche 9, 13 e 18 come le più determinanti, indicando tra i più attesi Rory McIlroy, Tommy Fleetwood e Tyrrell Hatton e come outsider Francesco Laporta, insieme all’inglese Sam Bairstow e al danese Rasmus Neergaard -Petersen, dominatore del Challenge Tour 2024 (primo in money list e tre titoli).
Degli azzurri Migliozzi è alla seconda presenza stagionale dopo il 31° posto nel Nedbank Golf Challenge e sono alla terza Laporta, sesto nello stesso evento in Sudafrica, e Pavan, due volte in top 25.
La storia
Il torneo è nato nel 1989 come Karl Litten Desert Classic, poi ha cambiato per altre sei volte il nome dello sponsor, mantenendo sempre inalterata la dizione Desert Classic. Oltre a McIlroy e a Hovland, sarà in campo un altro past winner, il cinese Haotong Li (2018), che comunque non sembra più ai livelli di quel periodo.
Pochi i plurivincitori: McIlroy è seguito con tre successi dal sudafricano Ernie Els (1994, 2002, 2005) , che vanta anche tre secondi posti, e con due da Tiger Woods (2006, 2008) e dallo scozzese Stephen Gallacher (2013, 2014), l’altro autore di una doppietta consecutiva insieme al nordirlandese.
Diretta su Sky e in streaming su NOW – L’Hero Dubai Desert Classic sarà teletrasmesso in diretta da Sky, canale Sky Sport Golf, e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 16 gennaio e venerdì 17, dalle ore 5 alle ore 14,30 (dalle ore 5 alle ore 8,30 commento in lingua originale); sabato 18 e domenica 19, dalle ore 5 alle ore 14 (dalle ore 5 alle ore 8 commento in lingua originale).