Uomo sulla Luna, un’equazione smentisce i complotti
L’uomo sulla Luna, l’11 settembre, la cura per il cancro, il Watergate. Ogni evento ha i suoi complottisti, che con teorie più o meno suggestive cercano di svelare una verità nascosta dietro la cortina delle versioni ufficiali. Complotto contro cospirazione: è e sarà una lotta eterna. Oppure no?
David Robert Grimes, fisico di Oxford, ha pubblicato su ‘Plos One’ uno studio che tenta di dimostrare le zone fallaci delle teorie complottistiche in base al numero di cospiratori e alla loro capacità di mantenere la verità nascosta nel tempo. Quanto possono essere credibili i complotti? Quanto tempo occorre perché siano svelati?
Tenendo conto di parametri come tempo e numero dei cospiratori, l’equazione di Grimes permette di calcolare, ad esempio, che avremmo dovuto scoprire la bufala dell’allunaggio – nota come ‘Moon Hoax’, diffusasi a partire dal 1976 -in 3 anni e 8 mesi. Per mantenere la cospirazione, inoltre, la Nasa avrebbe dovuto impiegare ben 411mila persone. La frode sui cambiamenti climatici avrebbe dovuto venire a galla dopo 3 anni e 9 mesi, così come la presunta cospirazione sui vaccini . Se fosse esistita una cura per il cancro, secondo il teorema di Grimes avremmo dovuto svelare la cospirazione che la tiene segreta in 3 anni e 3 mesi.
L’analisi di Grimes va anche oltre. Volete ordire una cospirazione e mantenerla per 5 anni? Secondo il fisico dovete impiegare 2531 persone. Per raddoppiare il tempo di segretezza, invece, saranno necessarie 1257 persone. Una cospirazione di 15 anni ha bisogno di non più di 838 membri. Insomma, la durata del complotto è inversamente proporzionale al numero dei congiurati. Se la matematica non è un opinione, tempi duri per i complottisti. (fonte: adnkronos.com)
Foto: wikipedia.org
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