Scienza e Tecnologia

Solar Orbiter, il Sole senza più segreti

È il Sole l’oggetto celeste che sarà studiato dalla sonda Solar Orbiter realizzata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dalla NASA. A bordo 10 strumenti che ci daranno informazioni dettagliate sulla nostra stella ed il suo comportamento anche in relazione ai cambiamenti climatici che stanno avvenendo sul nostro pianeta. Uno di questi strumenti è il coronografo METIS realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e con il CNR, diverse università italiane e istituti di ricerca sparsi in tutto il mondo. Metis che ha un design innovativo, occulterà il disco solare per produrre un’eclissi artificiale, un po’ come fa la Luna quando si frappone tra noi e la nostra stella. Il coronografo che prende il nome dalla mitologia greca, utilizzerà un occultatore esterno per studiare le regioni coronali dove si genera il vento solare con osservazioni sia in luce visibile che ultravioletta.
Tra gli strumenti di Solar Orbiter a contributo italiano vi sono anche SWA (Solar Wind Analyser) e STIX (Spectrometer/Telescope for Imaging X-rays). SWA è una suite di 4 sensori dedicati allo studio in-situ delle proprietà del plasma e del vento solare, quali per esempio la densità, la velocità, la temperatura e la composizione ionica. L’Italia ha contribuito anche a questo strumento con la fornitura della DPU (Data Processing Unit), ovvero il cuore ed il cervello di SWA. Il telescopio STIX osserverà il Sole nella banda X per lo studio dei brillamenti. L’Italia ha contribuito alla definizione dell’algoritmo per la ricostruzione di immagini a raggi X dei brillamenti solari.
Questi esperimenti insieme agli altri 7 di varie nazionalità, sono imbarcati sulla sonda Solar Orbiter il cui decollo è previsto dal centro spaziale di Cape Canaveral Air Force Station in Florida la sera del 9 febbraio alle ore 23.03 quando in Italia saranno le 5.03 del mattino del 10 febbraio. Una volta portata in orbita dal vettore americano Atlas V la sonda impiegherà circa due anni per arrivare al suo punto di osservazione.
Foto: wikipedia.org
Notizie: Ufficio Stampa ASI

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