Scienza e Tecnologia

10 tendenze del settore tech che renderanno internet un luogo più sicuro

Nel 2025, a fronte di una vera e propria esplosione delle minacce informatiche, sarebbe imprudente farsi trovare impreparati. Ecco perché vale la pena dedicare un po’ del proprio tempo libero per informarsi sulle tendenze e ultime tecnologie, soluzioni emergenti che potrebbero contribuire al rafforzamento degli standard di sicurezza della rete internet (e in molti casi lo stanno già facendo).

  1. Rilevamento delle minacce con l’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale e il machine learning stanno rivoluzionando le procedure di rilevazione e contrasto delle minacce informatiche. L’IA è in grado di analizzare enormi quantità di dati in modo preciso, rapido ed efficiente, rilevando potenziali comportamenti sospetti e rispondendo in modo tempestivo e automatizzabile agli incidenti.

Come è facile intuire, nell’infinita dinamica fra “guardie e ladri”, anche i criminali informatici stanno utilizzando l’intelligenza artificiale per affinare le proprie strategie offensive, potenziando il phishing con messaggi personalizzati e arrivando a utilizzare la tecnologia deepfake per creare video ad altissima definizione. In ogni caso, non utilizzare gli ultimi ritrovati tecnologici a fini difensivi significherebbe perdere in partenza.

  1. Algoritmi crittografici avanzati

La crittografia end-to-end ha il compito di proteggere i dati trasmessi tra mittente e destinatario, così che le informazioni più preziose restino al sicuro e non finiscano nelle mani sbagliate. I nuovi algoritmi crittografici, basati sul quantum, potrebbero diventare lo standard di settore, per proteggere in modo più efficace gli utenti e rendendo vano qualsiasi tentativo di intercettare i dati, anche da parte delle organizzazioni criminali in possesso delle botnet più potenti.

  1. Soluzioni decentralizzate per il controllo dell’identità e la convalida degli accessi

La tecnologia blockchain, comunemente associata alle criptovalute, potrebbe diventare una pietra miliare nella gestione dell’identità digitale. All’atto pratico, si tratta di soluzioni decentralizzate che hanno l’obiettivo di verificare l’identità degli utenti e gestire le procedure di accesso e convalida senza dipendere necessariamente da servizi esterni forniti da grandi aziende, allo scopo di ridurre il rischio di furti di dati e violazioni. Le blockchain creano registri inalterabili, proteggendo gli operatori e garantendo l’autenticità dei dati immessi.

  1. Formazione ed educazione per la cybersecurity

La consapevolezza in tema di sicurezza digitale è fondamentale per far fronte ai rischi e alle minacce informatiche. Da questo punto di vista, iniziative come il Safer Internet Day dovrebbero sensibilizzare il grande pubblico su questo tema, soprattutto tra i giovani. Secondo il Global Online Safety Survey di Microsoft, il 59% degli italiani ha affrontato almeno un rischio online nell’ultimo anno: ecco perché bisogna insistere sulla formazione personale e sull’educazione dei singoli utenti per rafforzare la comunità digitale nel suo complesso.

  1. Gestori di password e autenticazione biometrica

I gestori di password sono sempre più utilizzati e stanno aiutando centinaia di migliaia di utenti a creare e conservare le proprie credenziali di accesso in modo sicuro. La ricetta per la cybersecurity è composta da vari ingredienti, ma aggiungendo anche un “pizzico” di autenticazione biometrica, come ad esempio i sistemi di login basati sul riconoscimento facciale o delle impronte digitali, si riduce drasticamente la possibile incidenza degli accessi non autorizzati.

  1. VPN e sicurezza delle connessioni

Le VPN (Virtual Private Network) sono sempre più utilizzate, almeno a giudicare dall’aumento del numero degli utenti del 30% nel 2024, a livello mondiale. Con una rete privata virtuale, è possibile cifrare i dati trasmessi, proteggendo le informazioni personali anche qualora ci si colleghi a reti Wi-Fi pubbliche. Uno strumento fondamentale per prevenire gli attacchi informatici e tutelare la propria privacy online.

  1. Architettura Zero-Trust

L’architettura Zero-Trust si basa sul principio per cui nessun utente o dispositivo possa essere considerato affidabile senza un’apposita procedura di verifica. Tutti gli accessi e le attività all’interno del sistema informatico vengono quindi controllati in modo continuo, riducendo così il rischio di attacchi ransomware. A tal proposito, è importante chiarire cos’è un attacco ransomware: si tratta di un tipo di offensiva informatica basata sulla violazione dei perimetri difensivi allo scopo di impiantare un malware capace di rubare, cifrare o comunque rendere inservibili i dati della vittima, con l’obiettivo di chiedere un riscatto.

  1. Sicurezza del cloud

L’adozione dei servizi su cloud continua senza sosta e con lei cresce anche la necessità di proteggerlo. Dal 2020, il 79% delle aziende con dati nel cloud ha subito almeno una violazione. Ecco perché bisogna implementare misure di sicurezza specifiche per l’ambiente cloud per prevenire i furti di dati.

  1. Sicurezza delle infrastrutture critiche

Le infrastrutture critiche sono sempre più bersaglio di cyber attacchi, molti dei quali potenziati dall’IA. Queste offensive sono difficili da rilevare e da prevenire. Ecco perché bisogna investire nella protezione delle infrastrutture a livello globale.

  1. Collaborazione internazionale

Per concludere, vale la pena spendere qualche parola sulla collaborazione tra governi, aziende e organizzazioni internazionali. In un periodo caratterizzato da tensioni sovraniste, bisogna ribadire quanto sia importante l’impegno comune per contrastare le minacce informatiche e le organizzazioni criminali. Bisogna continuare a condividere informazioni e strategie difensive fra le varie agenzie governative per coltivare un ambiente digitale più sicuro per tutti.

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