Il 31 ottobre in via della Piramide a Carmagnola, è stato inaugurato il restauro del monumento che era stato eretto nel 1872 a ricordo delle vittime causate dalla peste negli anni 1522 e 1630, nel luogo in cui era posto l’ingresso dell’antico lazzaretto e in seguito del cimitero centrale sino al 1858.
Il risanamento dell’obelisco di Borgo Santa Rita e la sua presentazione assumono un alto valore simbolico in questo periodo storico in cui la comunità sta lottando contro una nuova malattia infettiva. Per evitare assembramenti la cerimonia non è stata annunciata alla cittadinanza e si è svolta in forma ristretta, alla presenza del sindaco Ivana Gaveglio, del vicesindaco e assessore Vincenzo Inglese e di Don Dante Ginestrone, in ottemperanza alle disposizioni del Governo.
Dal carteggio di un fascicolo conservato nell’Archivio Storico Comunale, si evince che il monumento posto nell’antico sito del Cimitero di Città, venne realizzato nel 1872 dall’artista carmagnolese Antonio Tortone. Inoltre, il verbale riporta che il Comune, pur alienando il sito (29 giugno 1868) nel quale sorgeva l’antico lazzaretto/cimitero, ne mantenne circa 10 metri quadrati, proprio per avere la possibilità di potervi ubicare una scultura commemorativa a forma di colonna o di piramide.
Nel novembre del 1872 la “piramide” (tale forma, infatti, fu scelta per la scultura) fu posta in loco, grazie a uno stanziamento di 1000 lire da parte del Consiglio.