Coronavirus Torino, “La situazione di mia sorella infermiera”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un parente di una infermiera che lavora in uno degli ospedali torinesi. Chiunque volesse mandarci la sua testimonianza può scrivere alla mail redazione@cronacatorino.it
“Buongiorno a tutti, ho letto il precedente articolo e ho pensato di mandarvi la cronostoria di mia sorella infermiera di sala che lavora in un ospedale torinese.
Durante questo brutto periodo ha sempre lavorato con doppi turni e con tutto quello che ne comporta. Trovano 5 medici dell’ospedale positivi che sono stati a contatto con mia sorella e colleghe e iniziano i problemi.
Giovedì 19 marzo viene effettuato il tampone a mia sorella e l’esito se tutto va bene arriverà giovedì 26 marzo. Ma nel frattempo lei continua a lavorare e ieri mia sorella infermiera forse positiva in attesa di risultato del test HA LAVORATO in Pronto Soccorso smontando dal turno alle ore 20.00. Tutto perché è stata precettata e oggi alle 07.00 di turno in Pronto Soccorso.
Questo è assurdo questa è una vergogna. Mia sorella lavorerà in attesa del risultato del tampone. Sarà a contatto di colleghi, persone e gente che potrebbe tranquillamente essere positiva al Covid. Sapete perché capita questo? Perché non ci sono i reagenti per dare l’esito del tampone…. E il suo tampone è stato spedito a Milano per essere analizzato.
Quindi mia sorella tornerà a casa da mio cognato e mio nipote, andrà a fare la spesa, porterà giù il cane, LAVORERÀ…. Sperando che il test sia negativo. Ma se positivo immaginate la catena che si sviluppa. UNA VERGOGNA UNICA.
Spero e ne sono sicuro che non capiterà nulla a mia sorella. MA QUESTA È UNA VERGOGNA. Infermieri medici barellieri ecc… Per loro i risultati dovrebbero essere non dico immediati ma con la massima priorità e precedenza. Spero che questo messaggio giri che qualcuno ne prenda atto e lo porti a conoscenza dei nostri politici. Non aggiungo altro. Grazie.”