Agnese Moro insieme agli studenti per sconfiggere il bullismo
Decine di scuole da tutta Italia, migliaia di ragazzi lavoreranno insieme a Torino il 7 febbraio – Giornata Nazionale conto il bullismo e il cyber-bullismo – per capire quanto disinnescare i conflitti e imparare a dialogare possa essere una strada vincente per risolvere gli atti di bullismo.
Il progetto è di EssereUmani, movimento di giustizia sociale che opera negli ambienti a rischio di disumanizzazione, da anni impegnato anche nel mondo scuola attraverso azioni contro la dispersione scolastica, laboratori didattici ed azioni formative per docenti e non solo.
L’appuntamento è a Torino, alla Wins (World International School of Torino) alle ore 10:00 del 7 febbraio ma, per chi non potrà essere presente, sarà attivo un collegamento che permetterà ai ragazzi di seguire la mattinata. Sono già decina le scuole che hanno scelto di partecipare al progetto con le loro classi di Torino, Novara, Ivrea, Vercelli e anche alcune scuole della Regione Emilia-Romagna.
Ospite d’onore Agnese Moro, figlia dello statista Aldo Moro, assassinato a Roma dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. Agnese Moro, ricordando l’impegno di Aldo Moro nella riconciliazione democratica, racconterà ai ragazzi come il dialogo leale e sincero con gli assassini di suo padre, e non la vendetta, sia stata la strada per risolvere i conflitti.
Scegliere la via del dialogo, quella della giustizia riparativa, è stata per Agnese Moro la vera salvezza “che poi si è trasformata anche nella strada per la mia salvezza, perché mi ha permesso di vedere davanti a me non gli assassini di mio padre, ma le persone, gli esseri umani”. E proprio ai giovani, che suo padre non smetteva di definire la parte migliore di noi, Agnese Moro ha scelto da anni di parlare per aiutarli a capire quanta strada si può fare, anche contro il bullismo, con il dialogo.
Accanto a lei, in dialogo con i ragazzi, Stefano Suraniti, Direttore Generale dell’USR per il Piemonte, Ylenia Serra, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Piemonte, Claudia Giudici, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, Susanna Borlandelli e i peer del Progetto per Tommaso e Irene Barbieri del progetto Mediamente Bullo.
L’iniziativa nasce, in collaborazione con gli insegnanti, gli educatori e le autorità che da anni collaborano alle attività contro il bullismo e il cyberbullismo, per continuare a sollecitare i giovani su questi temi ma anche aiutarli a farsi promotori di una cultura che possa contrastare concretamente nella comunità queste azioni.
Il 7 febbraio sarà anche l’occasione del Passaporto della riconciliazione, strumento didattico gratuito per tutte le scuole costruito da EssereUmani con Agnese Moro sul tema della riconciliazione, mediazione e giustizia riparativa.