Flash Mob con Sagome Polizia: FSP, “Ecco la voce dei poliziotti”
Flash Mob con Sagome Polizia, la polizia davanti alla prefettura di Torino
Questa mattina, davanti alla Prefettura di Torino, si è svolta una manifestazione organizzata dalla Fsp Polizia di Stato per portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica le difficoltà e le esigenze dei poliziotti italiani. L’evento, caratterizzato da un suggestivo flash mob, ha visto la presenza di oltre 30 sagome di cartone rappresentanti operatori di polizia, accompagnate da messaggi forti e chiari: “No alla pensione a 62 anni”, “Servono nuove assunzioni”, “Non siamo pagati per prendere le botte”, e “Più polizia significa più sicurezza”.
Luca Pantanella, Segretario Generale della Fsp Polizia di Stato di Torino, ha guidato la manifestazione, evidenziando la crescente preoccupazione per le condizioni lavorative e le sfide che i poliziotti affrontano quotidianamente. Durante l’iniziativa, Pantanella è stato ricevuto dal Prefetto di Torino, al quale ha consegnato una lettera contenente un dettagliato elenco di richieste e problematiche, condivise non solo a livello locale ma su scala nazionale.
L’evento, che si terrà davanti alla Prefettura di Torino, si preannuncia d’impatto e vuole sensibilizzare cittadini e istituzioni su questioni di primaria importanza.
Le richieste avanzate dalla Fsp Polizia di Stato includono:
- Miglioramento delle condizioni lavorative: con particolare attenzione al riconoscimento economico e al pagamento puntuale delle spettanze straordinarie.
- Nuove assunzioni: per colmare il vuoto generazionale creato dal blocco delle assunzioni negli anni passati e abbassare l’età media del personale.
- Riforme pensionistiche: per mantenere l’età pensionabile a 60 anni e garantire un trattamento pensionistico dignitoso.
- Potenziamento delle risorse e della sicurezza: con interventi strutturali per uffici come quello immigrazione, attualmente al collasso, e misure più incisive contro le infiltrazioni criminali.
- Tutela degli operatori: una maggiore protezione legale per chi opera in situazioni di costante rischio e il contrasto alla crescente strumentalizzazione delle manifestazioni pubbliche.
“I poliziotti non sono pagati per andare al martirìo, ma sono professionisti che meritano rispetto e riconoscimento. Le violenze gratuite che subiamo, spesso accompagnate da decisioni politiche che ci vincolano alla passività, sono inaccettabili,” ha dichiarato Luca Pantanella. “Non è più possibile accettare la narrativa che ci vuole come bersagli facili nelle piazze e nelle strade. Oggi chiediamo un cambio di passo reale e concreto.”
Il Prefetto ha accolto con attenzione le istanze, impegnandosi a trasmetterle ai vertici del Governo. La Fsp Polizia di Stato si è detta disponibile a un confronto costruttivo per affrontare le criticità evidenziate e trovare soluzioni adeguate.
L’iniziativa ha raccolto l’apprezzamento di numerosi cittadini e rappresentanti della società civile, che hanno espresso solidarietà agli operatori delle Forze dell’Ordine, riconoscendo il ruolo fondamentale che svolgono nella tutela della sicurezza e della legalità.