Cultura e Società

I Figli di Guttuso al Teatro Juvarra in “Vivi?”

I Figli di Guttuso al Teatro Juvarra in “Vivi?”23/05. Al Teatro Juvarra “Vivi?”, un concerto rock, uno spettacolo teatrale, un’esibizione multimediale assemblati in un allestimento assolutamente originale messo in scena da Alberto Barbi

Venerdì 23 maggio alle 21 il Teatro Juvarra accoglie l’atteso ritorno dei Figli di Guttuso protagonisti di “Vivi?”, un concerto rock, uno spettacolo teatrale, un’esibizione multimediale assemblati in un allestimento assolutamente originale (messo in scena da Alberto Barbi) che coinvolge le emozioni a tutto tondo. “Vivi?” è tutto questo e anche di più: un momento per ridere e sorridere, un momento per riflettere, un momento per cantare e far ballare le nostre anime al ritmo delle storie di nove personaggi che raccontano il loro tempo. Quello vissuto, quello aspettato, quello rinunciato, quello desiderato e quello consumato. La meraviglia degli istanti, la meraviglia di essere vivi! In scena infatti, insieme alla storica band torinese, troveremo il mimo-clown Paolo Latorre e gli attori Alice Driusso, Simone Sarzano, Mariam Ainane, Teodoro Garruto e lo stesso Alberto Barbi.

I Figli di Guttuso

Silvia Minguzzi li ha definiti “tzigani nell’anima. Poeti nello spirito. Artisti fuori dal mucchio. I loro brani sono miniature di sogni. Amano raccontare, descrivere: fantasmi, vittime dell’esistenza, cuori spezzati, vento e fiori. Storie universali, imbottigliate in poche note”.

La band, nata come gruppo che univa atmosfere rock e underground a strumenti come violini e fisarmoniche, in situazioni live irriverenti, maliziose e variopinte, si è accostata a sonorità folk-rock e a contaminazioni di generi disparati, per riavvicinarsi al sound attuale, con formazione batteria-basso-chitarre-tastiere-violino e flauto.

Ma per conoscerli davvero dobbiamo affidarci alle loro parole:

“Suoniamo insieme dal 1987. Ci siamo incontrati nei bagni di Palazzo Nuovo il giorno in cui morì Renato Guttuso. In quel periodo girava voce che alcuni aspiranti eredi si spacciassero per suoi figli, nati da ignote prostitute, nonostante – dettaglio gustoso – pare fosse impotente. Un nome così assurdo ci sembrava perfetto per una band nata in un bagno. In oltre trent’anni abbiamo suonato ovunque: stadi, cantine, piole deserte e festival che neanche Google Maps riesce a trovare.

Sul palco? Frustini, vino rosso, motociclette, violini maltrattati e una discreta quantità di imbarazzo pubblico. Il nostro curriculum comprende sette album, svariate collaborazioni (dal jazz al folk), e un brano suonato persino dai professori del Teatro Regio — sì, lo sappiamo, non ci credete neanche voi. Abbiamo perso due compagni di viaggio, Antonello e Claudio, e suoniamo ancora anche per loro.

Non per nostalgia, ma perché il rock ci tiene vivi, ci cura, ci prende a schiaffi e ci fa ridere. I nostri figli oggi si vergognano quando ci vedono sul palco. È una tradizione di famiglia: anche i nostri genitori si vergognavano di noi. Ma noi non ci siamo mai vergognati di niente. Ed è forse proprio questo il senso di tutto: suonare ancora, nonostante tutto e tutti. Con la stessa energia di sempre. O forse anche di più!”.

Musiche (originali e non) Figli di Guttuso

Regia ed allestimento scenico di Alberto Barbi

Figli di Guttuso in Teatro in “Vivi?”

Teatro Juvarra, Torino
Via Juvarra, 13
Venerdì 23 maggio, ore 21

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