Il personale del Commissariato Barriera Milano, transitando in Corso Giulio Cesare ha notato alcuni passanti che invocavano aiuto.
Secondo quanto spiegato, gli agenti hanno subito visto una donna gravemente ferita al volto che, tuttavia, è riuscita ad indicare nel suo attuale compagno l’aggressore. A poca distanza i poliziotti avrebbero notato l’uomo per terra sporco di sangue.
In base a quanto appurato, gli agenti avrebbero appreso che, poco prima, i due stavano tornando in autobus a casa della donna. Durante il tragitto, la vittima avrebbe manifestato l’intenzione di interrompere la relazione, avendo scoperto che il suo compagno era attualmente detenuto in carcere per un precedente omicidio.
Di qui scaturiva l’aggressione, nel corso della quale l’aggressore avrebbe tentato più volte di attingere al collo la compagna, procurandole gravi ferite al volto con una bottiglia di vetro. La sciarpa indossata dalla donna probabilmente ha scongiurato eventi più gravi.
A seguito, di accertamenti, sarebbe emerso che il reo era detenuto presso la casa circondariale “Lo Russo e Cutugno” con permesso di assentarsi per motivi lavorativi. In particolare, l’uomo svolgeva attività lavorativa fuori dal carcere, con obbligo di far rientro presso la casa circondariale entro le ore 2 della notte. Il fermato, infatti, era stato condannato per l’omicidio in precedenza, della persona con cui al tempo aveva una relazione.
L’uomo, arrestato per tentato omicidio, è stato trasportato in ospedale poiché nel tentativo di fuga è caduto rovinosamente per terra. La donna è stata operata nella giornata di sabato per la riscostruzione del nervo facciale.