Ieri all’Unione industriale, si è svolto un incontro sulla situazione della Ims, storica azienda della componentistica automotive (lastratura e stampi) del Gruppo Pepe con due stabilimenti nel torinese a Sparone e a Druento, che occupano complessivamente circa 230 lavoratori, di cui a marzo è stato dichiarato il fallimento: i due stabilimenti sono attualmente in affitto al gruppo Tiberina che ha proseguito la produzione, quasi interamente destinata agli stabilimenti Fca e Iveco. Nel corso dell’incontro, Tiberina ha manifestato la disponibilità a assorbire tutti i lavoratori dallo stabilimento.
Il gruppo ha poi ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento di Druento, ricollocando i lavoratori su altri siti, e ha confermato un investimento sul settore stampi che potrebbe garantire l’occupazione per altri 40 addetti, ma ha confermato ad oggi circa 80 esuberi. Inoltre, ha confermato la necessità di abbassare il costo del lavoro, ridiscutendo l’accordistica aziendale, e ha chiesto il ricorso agli ammortizzatori sociali, in particolare alla cassa integrazione straordinaria per crisi o ristrutturazione. Lunedì 11 aprile sono previste le assemblee dei lavoratori, mentre le parti si ricontreranno mercoledì 13, alle ore 14,30, all’Unione industriale.
Fabrizio Bellino, responsabile Ims per la Fiom-Cgil torinese, dichiara: “È importante che l’azienda abbia aperto alla possibilità di assorbire tutti i lavoratori ma serve anche un progetto industriale che garantisca investimenti in grado di offrire continuità produttiva e tenuta occupazionale a tutti i siti e a tutti lavoratori”.
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