Nella mattinata di martedì, personale del Commissariato Barriera Milano, hanno effettuato un accertamento in uno stabile di corso Palermo, in relazione ad una procedura esecutiva per la liberazione di un alloggio.
Secondo quanto spiegato, gli agenti hanno bussato alla porta che è stata aperta da un giovane cittadino gabonese in slip e nell’alloggio era presente anche un secondo cittadino straniero. Gli agenti del Commissariato hanno riconosciuto i due come pusher che operavano nella zona e arrestati in precedenti occasioni.
In base a quanto appurato, poco dopo il loro ingresso nell’abitazione, gli agenti hanno trovato alcune dosi di crack occultate in un tubetto di caramelle. In questo frangente, il 23enne cittadino gabonese si è alzato di scatto e si è dato alla fuga scalzo e in slip, prima lungo il ballatoio, poi per le scale e infine per strada in direzione di corso Novara e di Aosta e ha terminato la fuga in prossimità dei giardini Alimonda dove è stato bloccato dai due poliziotti che si erano posti al suo inseguimento.
Nonostante fosse stato bloccato, il 23enne avrebbe scalciato gli agenti colpendo al basso ventre uno dei poliziotti. In questa fase, da un balcone della via un uomo di circa cinquant’anni ha iniziato a insultare ripetutamente i poliziotti, nonostante questi avessero spiegato che si trattava di un’operazione di polizia. Gli agenti hanno anche invitato l’uomo a chiamare il 112. Poco dopo, però, l’uomo è sceso in strada e ha spintonato i poliziotti che erano impegnati con la persona fermata. Poco a poco, altre persone ostili, allertate dalle richieste di aiuto del fermato, hanno iniziato a radunarsi attorno agli agenti, i quali hanno anche tentato invano di trovare riparo in un negozio. Vista la situazione, il fermato ha reagito nuovamente e ha colpito violentemente i poliziotti, uno dei quali è caduto rovinosamente per terra battendo la schiena sul bordo in cemento della pensilina del tram.
Anche l’altro poliziotto è stato aggredito da un gruppo di 5/6 di persone, tra le quali l’uomo del balcone, un cinquantaseienne italiano. A breve distanza, un altro gruppo di una trentina di persone ha assistito ai fatti. Nella circostanza, al poliziotto è stata anche lanciata addosso una bicicletta. Per liberare il fermato, il gruppo ha accerchiato l’operatore di polizia, il tentativo, però, è risultato vano per l’arrivo degli agenti della Squadra Volante. Alla vista di questi ultimi, infatti, il gruppo di aggressori si è allontanato. I poliziotti, tuttavia, sono riusciti a fermare il 56enne italiano, arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento e lesioni personali. Il cittadino gabonese, invece, oltre che per resistenza e lesioni personali è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. A carico del medesimo dopo la convalida è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere.
A seguito dei fatti, i due poliziotti sono rimasti feriti, con prognosi di 25 e 20 giorni, avendo subito, in una caso la lesione della tibia, e nell’altro multiple contusioni al dorso al rachide e all’addome.
Durante la fuga del cittadino gabonese, anche l’altro cittadino straniero si dileguava, lanciandosi dal balcone dell’alloggio di corso Palermo, dall’altezza di sei metri, dopo aver spintonato un funzionario di polizia rimasto nell’alloggio oggetto dell’accertamento.