I loro movimenti non sono passati inosservati all’occhio attento degli investigatori del Commissariato Barriera Milano.
Secondo quanto spiegato, li avrebbero notati più volte aggirarsi insieme, nella zona di corso Palermo, confabulando; il loro atteggiamento li aveva insospettiti. Pertanto, gli agenti, una sera, li hanno seguiti mentre, a bordo di una Ford fiesta, si allontanavano in direzione centro città.
In base a quanto appurato, i tre si sarebbero fermati davanti ad uno stabile di via Belfiore: mentre due di essi trasportavano una sacca molto pesante fuori dall’auto, l’altro li anticipava nei movimenti, come a voler verificare se ci fossero degli strani movimenti nel palazzo. A questo punto, gli operatori, intuito stessero commettendo un reato, si qualificavano quali agenti di P.G. e dichiaravano loro di voler procedere al controllo.
Uno di essi, cittadino tunisino di 34 anni, avrebbe cercato di estrarre dalla tasca un coltello a serramanico, che però cadeva a terra; a quel punto, diceva agli operatori di avere una bomba nella tracolla, in un ultimo, vano, tentativo di resistenza.
La sua minaccia si rivelava totalmente falsa. Una volta fermato il trio, composto anche da due cittadini marocchini di 28 e 29 anni, gli agenti hanno appurato come all’interno della sacca ci fossero 15 kg di hashish, divisi in più panetti, e 500 grammi di eroina. Il cittadino tunisino veniva, altresì, trovato in possesso di una bomboletta spray urticante non conforme alla normativa vigente. Tutti e tre sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti in concorso ai fini di spaccio.
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